Pescara. E’ riuscita ad impossessarsi di decine di migliaia di euro circuendo un anziano del posto. Un raggiro compiuto ad arte da una donna, di Pescara, che è stata denunciata dal personale del compartimento regionale della polizia Postale e delle Comunicazioni.
Le indagini sono state condotte in stretta collaborazione con Poste Italiane.
La vittima è un vedovo di 72 anni di Montesilvano, mentre la donna che è riuscita a sottrargli 53mila euro è una 45enne di Pescara, appassionata del gioco del Bingo, che vive in un alloggio popolare e ha una famiglia numerosa.
L.A., con precedenti alle spalle, è stata denunciata per circonvenzione di incapace e utilizzo indebito di carta di credito. Secondo la ricostruzione della polizia postale, i due si sono conosciuti negli anni scorsi in ospedale, quando l’anziano accudiva la moglie malata. L.A. si è offerta di aiutare l’anziano e l’assistenza è proseguita anche quando è rimasto vedovo.
Dopo essere stata fermata dai vigili urbani, che le hanno sequestrato l’auto perché priva di assicurazione, la 45enne ha cominicato a chiedere soldi in prestito al vecchietto, promettendo di restituirli. E’ andata avanti così anche nelle settimane successive, fino a quando il direttore dell’ufficio postale ha segnalato alla polizia postale i continui prelievi di denaro contante.
I due sono stati controllati a distanza dagli uomini del dirigente Pasquale Sorgonà e il rapporto tra loro sembrava normale, fino a qualdo dall’ufficio postale è suonato un secondo campanello di allarme. L’anziano, per far fronte alle richieste di prestito della sua amica, ha riscosso tutti i buoni fruttiferi accumulati nel corso della vita. Successivamente, sempre dietro suggerimento della 45enne, ha chiuso il conto nell’ufficio postale di Montesilvano per aprirlo a Pescara, dove ha acceso un prestito da diecimila euro (con il prelievo di un quinto della pensione) e ha consegnato la sua carta postamat alla donna, consentendole di prelevare i contanti. L’anziano si è ridotto così in condizioni di totale povertà, tanto da non riuscire a pagare più l’affitto, fino a chiedere soldi in prestito ai vicini per andare avanti.
Contattato dalla Polizia postale si è deciso a sporgere querela e, durante una perquisizione disposta dalla Procura, la Polpost ha individuato a casa della donna i documenti sull’accensione del prestito, la carta per i prelievi e 13.500 euro in contanti che sono stati recuperati. L’uomo è stato affidato ai servizi sociali e quando si è recato negli uffici della Polpost il personale ha organizzato una colletta in suo favore.