Pescara. Divieto assoluto per gli automobilisti di fermarsi, dalle ore 22 alle ore 7, con la propria auto per chiedere “informazioni” o contrattare prestazioni con le prostitute, ma anche farle salire o scendere dai mezzi. Vietato procedere a passo d’uomo, frenare bruscamente o rallentare. Vietato assumere atteggiamenti e comportamenti o indossare un certo tipo di abbigliamento che potrebbe offendere la pubblica decenza lasciar intendere l’offerta di prestazioni sessuali a pagamento. Cosa si rischia? Sanzioni da 25 a 500 euro.
I divieti, tuttavia, non valgono per l’intero territorio, ma solo per alcune aree, fissate nella nuova ordinanza antiprostituzione firmata questa mattina dal sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia. “Il provvedimento” spiega il primo cittadino “rispetta la sentenza della Corte Costituzionale relativa ai poteri dei sindaci in tema di ordine e sicurezza pubblica e ai provvedimenti che gli stessi possono emanare, che devono essere caratterizzati dagli elementi di contingibilità e urgenza”.
Nello specifico, le aree interessate, e individuate con la collaborazione della Questura, sono tre: la prima nella zona del lungomare sud, la seconda nella zona del centro e la terza nei pressi del conservatorio.
L’ordinanza” ha aggiunto Albore Mascia “è uno strumento per garantire l’ordine pubblico, la sicurezza delle nostre strade e dei cittadini, pensando anche alla tutela delle donne che sono vittime del racket della prostituzione. Le multe non sono uno strumento inutile, perché dopo una serie di controlli ai danni della stessa persona le forze dell’ordine possono procedere all’espulsione o al foglio di via obbligatorio”.