Circa 5 anni dopo la sentenza definitiva, sono partiti ieri i lavori per abbattere parte del ristorante/stabilimento balneare di piazza Le Laudi. Tra i primi a scagliarsi contro la “grave e palese menomazione della fruizione della veduta di costa pescarese in una zona della città di grande valore storico (Rione Pineta)”, affiancato dalla Sovrintendenza ai beni paesaggistici, c’è l’ex consigliere comunale e regionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, che oggi esulta per ” una vittoria della legalità e la restituzione della vista mare alla cittadinanza in uno dei luoghi storici più significativi della città dannunziana”.
“La spiaggia è un bene demaniale, cioè di tutti”, commenta Acerbo, “e il suo utilizzo per fini economici va contemperato con la tutela del valore paesaggistico della vista mare e con l’accessibilità per la cittadinanza”.