Pescara. La procura di Pescara ha aperto un fascicolo sulla morte dei tre neonati prematuri avvenuta nei giorni scorsi all’ospedale civile Spirito Santo, nel repato di neonatologia – terapia intensiva, in seguito ad infezione causata probabilmente dal batterio della Serratia.
Il pubblico ministero titolare del fascicoloo d’inchiesta è la dottoressa Mirvana Di Serio, la quale ha ipotizzato l’omicidio colposo come causa della morte dei tre bimbi prematuri. Non ci sono indagati al momento, mentre la Asl riconduce i decessi ad un’infezione dovuta al contagio del batterio della Serratia: un batterio abile a diffondersi in ambienti ospedalieri, tra i rifiuti o nelle vicinanze dei liquidi. Il focolaio si sarebbe acceso il 22 aprile scorso, facendo scattare l’emergenza batterica nel reparto di neonatologia dell’ospedale pescarese; subito scattate le procedure sanitarie dopo la scoperto del batterio nel sangue di un bimbo nato in quella data subito: disinfezione generale del reparto, isolamento e centinaia di tamponi di controllo, i quali hanno riscontrato il contagio in altri 4 neonati. Ma mentre il primo, nato regolarmente al nono mese di gestazione, è sopravvissuto grazie al trattamento con 4 terapie antibiotiche differenti, 3 degli altri 4, prematuri dal peso compreso tra i 500 e i 1000 grammi, non ce l’hanno fatta.
L’azienda sanitaria, che ha aperto una propria indagine interna per dimostrare trasparenza d’intenti e regolarità del protocollo sanitario, rintraccia proprio nella fragile e vulnerabile condizione dei neonati deceduti la principale causa del nefasto avvenimento.
Daniele Galli