Montesilvano, i migranti al lavoro per pulire le strade della città

Montesilvano. Primo giorno di lavoro per i migranti accolti nel territorio di Montesilvano: dopo la firma di una convenzione da parte del sindaco Francesco Maragno, della Prefettura e della New Edil Roseto, la cooperativa che gestisce l’Hotel Ariminum, 7 profughi hanno scelto di sottoscrivere il patto di volontariato mettendosi così al servizio della collettività.

Questa mattina 6 dei 7 migranti, dotati di divise, guanti ed attrezzature, hanno iniziato la loro attività sulle strade della città, con la raccolta di piccoli rifiuti lungo la zona antistante il centro di intrattenimento Porto Allegro e retrostante la stazione ferroviaria.

«Ogni mattina – spiega il primo cittadino – ai volontari verranno indicati gli interventi e i punti della città dove eseguirli. Si tratta di un progetto concreto, con il quale intendiamo dare un’opportunità a queste persone di integrarsi maggiormente nel tessuto cittadino. Ci auguriamo che il numero dei volontari si incrementerà. Intanto questi 7 ragazzi hanno dimostrato il desiderio di fare qualcosa per il bene della comunità che li sta accogliendo».

Secondo quanto stabilito nella convenzione il Comune provvede alla copertura assicurativa dei lavoratori nonché alla dotazione degli strumenti necessari alle loro mansioni. Sempre il Comune individua settori, tempistiche, aree di impiego e numero dei migranti necessari. Possono impegnarsi nelle attività, su base libera, volontaria e gratuita, i cittadini stranieri che hanno presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale e che sottoscrivano il patto di volontariato. La Prefettura ha inoltre istituito un tavolo tecnico di coordinamento per il monitoraggio del protocollo e per lo scambio di informazioni e la promozione di strategie di intervento. Infine la cooperativa dovrà supervisionare le attività.

«Vogliamo che i montesilvanesi non considerino i migranti come un problema o un ostacolo che influisce sulla qualità della loro vita, bensì come una risorsa-  aggiunge il sindaco -.  L’impiego dei migranti in lavori di pubblica utilità può rappresentare un piccolo tassello nel lungo percorso che dobbiamo fare tutti insieme per cambiare questa percezione. Tale progetto è anche uno strumento per supportare il nostro Ente a fornire servizi più efficienti e nella lotta al degrado urbano. I migranti dovranno infatti occuparsi della pulizia di aree pubbliche e parchi, rendendoli così più accoglienti e curati».

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