Inizialmente era stato lanciato l’allarme al 118 di Pescara ma, probabilmente in preda alla disperazione, i genitori hanno poi portato direttamente in automobile il piccolo all’ospedale di Chieti.
Purtroppo, però, non c’è stato nulla da fare.
Sono in corso le indagini per appurare i dettagli del tragico episodio: secondo una prima ricostruzione, l’animale sarebbe di proprietà della famiglia, ma non si sa dove si trovava il bimbo quando è stato aggredito né la ragione per cui il cane lo ha assalito.
— AGGIORNAMENTI —
Il corpo del piccolo, a quanto appreso, presenta lesioni sul cranio. I medici del Pronto soccorso di Chieti hanno provato a rianimarlo, ma il bimbo non ce l’ha fatta.
Il bimbo, che avrebbe compiuto due anni a febbraio prossimo, era con il padre e con la moglie di quest’ultimo, impegnati in un trasloco in un’area rurale, in via Moncocitto a Cepagatti. Mentre i due adulti erano intenti a spostare dei mobili, il piccolo, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, si sarebbe allontanato di alcuni metri, fino a raggiungere il piazzale della proprietà, dove c’era un cane di razza corso, legato a un albero con una catena.
È a quel punto che l’animale avrebbe azzannato il bambino. Il cane è stato sequestrato ed è in custodia al canile. Probabilmente il padre del piccolo, sempre secondo le informazioni dei militari dell’Arma, è legalmente proprietario dell’animale.
Il pm Silvia Santoro ha aperto un fascicolo; indagini e accertamenti a cura dei Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Pescara. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria: domani si deciderà se sarà necessaria l’autopsia o se potrà essere riconsegnata ai famigliari.