Pescara. E’ stati avviato ufficialmente da ieri il contratto tra il Consorzio Parsifal e il Comune di Pescara per la gestione dell’assistenza domiciliare sociale: ad eseguire il servizio è la cooperativa sociale Orizzonte, consorziata in Parsifal. Ma dopo le polemiche dei giorni scorsi sul rispetto dei lavoratori, interviene oggi lo stesso consorzio.
“Nella sua qualità di subentrante”, si legge in una nota di Parsifal, “Orizzonte ha assunto tutte le lavoratrici e i lavoratori già impiegati nell’appalto, conservando livelli e retribuzioni già acquisiti e senza prevedere il periodo di prova. Non le è stato però possibile mantenere il monte ore settimanale dei contratti di lavoro. Per due motivi oggettivi”.
“Il primo motivo”, prosegue la nota, “è che il nuovo appalto prevede una diminuzione di quasi 12 mila ore di servizio l’anno. Il secondo motivo è che i contratti di lavoro sottoscritti con la cooperativa uscente erano soltanto figurativi. Le ore di servizio assegnate erano scese gradualmente. I lavoratori e le lavoratrici venivano comunque pagati per le ore effettivamente lavorate, non per quelle previste dai contratti”.
“L’accordo sul cambio di appalto è stato firmato da noi e da Uil-Fpl”, aggiunge il Consorzio Parsifal, “Cgil-Fp, al termine del secondo incontro, si è ritirata dalla trattativa. In un comunicato di sabato, l’organizzazione sindacale rappresentata sul territorio da Alessandra Terzigni ha spiegato le ragioni della sua posizione. Una, di ordine economico, dipende, come il sindacato scrive, dalla «riduzione del finanziamento del servizio di circa il 30% da parte del comune avvenuta nel corso del tempo». L’altra, di ordine giuridico, attiene al fatto che il Jobs Act si applica anche ai dipendenti interessati ai cambi d’appalto. Non essendosi concluso l’accordo, Cgil-Fp Pescara annuncia «un periodo di duro confronto sindacale con la nuova cooperativa», per cui, scrive, metterà in campo «tutte le forme di protesta necessarie e in grado di ripristinare una giusta condizione di lavoro». Cgil-Fp è contraria al Jobs Act. La sua posizione contro l’articolo 7 della legge è nota e più che legittima. E’ a questo sindacato che si deve infatti l’iniziativa sulla campagna “I diritti non sono in appalto” a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema. Con uguale coerenza e determinazione, a livello locale ha organizzato iniziative contro i tagli dei servizi sociali essenziali”.
“Su entrambi i fronti, tuttavia, la controparte non siamo noi”, ribatte ancora Parsifal, “Noi non facciamo che applicare le leggi, nazionali e speciali, senza deroghe, e non siamo in lotta con nessuno. Il Jobs Act, dal nostro punto di vista, non dà la possibilità alle imprese di licenziare indiscriminatamente i dipendenti. E poiché l’art. 18 dello statuto dei lavoratori non si applica ai soci, gli assistenti impiegati storicamente in questo servizio non hanno perso alcuna tutela rispetto a prima. In ogni caso noi non abbiamo mai avuto particolari aspirazioni ad applicare le sanzioni disciplinari. Orizzonte opera a Pescara ed in Abruzzo dal 1988. Non è una cooperativa nuova. Ha una storia di quasi trent’anni, ha ed ha avuto alle sue dipendenze centinaia di lavoratrici e lavoratori ed ha effettuato un solo licenziamento per giusta causa, risalente a circa 15 anni fa. Ogni volta che ci si prepara ad un cambio di gestione, le lavoratrici e i lavoratori sono naturalmente preoccupati. Noi però, quando subentriamo, garantiamo da sempre il rispetto delle norme e delle clausole di garanzia applicabili. Come abbiamo fatto anche qui nell’appalto dell’assistenza domiciliare di Pescara”.
“Siamo perciò sicuri”, conclude la nota del consorzio, “che lavorando insieme in un clima di reciproca fiducia anziché di conflitto, le lavoratrici ed i lavoratori del Sad di Pescara avranno occasione di conoscerci e le loro comprensibili preoccupazioni di oggi saranno via via rimpiazzate dalla certezza di potere ancora contare su un’organizzazione solida ed efficiente, su colleghi seri e su un’occupazione stabile”.