Montesilvano. Prosegue la serie di studi da parte dell’Università d’Annunzio di Pescara sul territorio di Montesilvano: nell’ambito della convenzione sottoscritta tra Comune e dipartimento di Architettura domani gli studenti del corso di Urbanistica 3, effettueranno un sopralluogo per le strade della città, guidati dal docente Matteo Di Venosa.
«Abbiamo individuato – dichiara il professore – tre aree di studio. La prima sarà quella della stazione ex Fea, la seconda la zona tra Villa Delfico e la ex colonia della Stella Maris, passando per via Marinelli e infine la terza è la foce del Fiume Saline nella zona retrostante il Palacongressi e il centro di intrattenimento Porto Allegro. I corsisti che partecipano al laboratorio integrato di progettazione urbana elaboreranno delle proposte che metteranno in evidenza quanto le reti dedicate alla mobilità lenta, ossia quelle ciclopedonali, sono in grado di incidere sulla qualità e sulla vivibilità degli spazi pubblici della città».
«Dopo le esperienze di successo che abbiamo registrato con il corso di Composizione 3 – afferma l’assessore alla mobilità, Fabio Vaccaro – nelle quali abbiamo toccato con mano la creatività dei progetti elaborati dagli studenti, nella giornata di domani, altre menti giovani e fresche concentreranno la loro attenzione sul nostro territorio. Sono effettivamente convinto che il potenziamento delle reti ciclopedonali possa rappresentare un concreto strumento di riqualificazione e di miglioramento della qualità della vita della nostra città».
Gli studenti raggiungeranno Montesilvano, partendo dall’Università di viale Pindaro utilizzando un autobus per arrivare alla stazione centrale di Pescara e da lì saliranno su un treno regionale che li porterà alla stazione di Montesilvano.
«Anche l’intermodalità con la quale il docente e i suoi studenti raggiungeranno Montesilvano – aggiunge Vaccaro – risponde pienamente a quei principi di mobilità sostenibile che sono alla base della convenzione che unisce il nostro Comune all’Università ed incentrato proprio sulle reti ciclopedonali, la slow mobility e le reti fluviali ed ambientali. A questa serie di giornate studio dei ragazzi, ci piacerebbe affiancare anche la creazione di un “Urban Center”, uno spazio dove i ragazzi potranno illustrare i progetti e discutere delle loro idee, aperto alla cittadinanza che potrà divenire parte attiva nell’elaborazione di queste proposte».