Il caso si era aperto lo scorso agosto, e dopo alcuni sopralluoghi e alcuni incontri, con la stessa Associazione del Dopolavoro ferroviario, per l’amministrazione era sopraggiunta la necessità di fissare delle regole chiare , ora contenute nella delibera. In sostanza l’amministrazione comunale ha rinnovato la concessione in uso a titolo oneroso all’Associazione Dopolavoro Ferroviario dell’immobile attualmente utilizzato, ossia una superficie pari a 5.126,89 metri quadrati, di cui 1.885,80 metri quadrati di superficie coperta e 3.241,09 metri quadrati di area scoperta. Il canone da corrispondere sarà pari al 10 per cento del canone corrente di mercato per un periodo di dieci anni, decorrenti dalla data di stipula del contratto stesso, con una rivalutazione annuale del 2 per cento, con rate mensili di 682,48 euro. Alla convenzione è stato allegato anche il prospetto economico con il calcolo delle somme anno per anno ossia 3mila 774 euro per il 2001; 8mila 544 euro rispettivamente per ogni anno dal 2002 sino al 2010. “Al tempo stesso – ha sottolineato l’assessore Seccia – abbiamo ritenuto opportuno riconoscere all’Associazione una compensazione per le spese effettuate per i lavori di manutenzione ordinaria al ‘Monumento alle Ferrovie’, la vecchia locomotiva, posizionata sulle aree di risulta, demandando ai nostri Uffici tecnici la verifica dei lavori eseguiti e la congruità dei prezzi applicati decidendo anche di affidare alla stessa Associazione i futuri lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del Monumento. Sarà ora il nostro Dirigente, Tommaso Vespasiano, a dover quantificare, sulla scorta della documentazione che verrà prodotta dall’Associazione, l’importo annuo da riconoscere alla stessa per i lavori eseguiti sino a oggi e per quelli futuri. Ovviamente gli immobili concessi in parola saranno adibiti esclusivamente allo svolgimento dell’attività statutaria dell’Associazione con divieto di sub-concessione o utilizzo per fini diversi, pena la decadenza della concessione, e ovviamente l’amministrazione comunale si è riservata la possibilità di revocare, per ragioni di pubblico interesse o per l’aggiudicazione dei lavori di riqualificazione delle aree di risulta, l’assegnazione stessa, concedendo in tal caso sei mesi di tempo per il rilascio dei locali”.
Monica Coletti