Pescara. Una grave azione di bracconaggio marino è quella che l’associazione Nuovo Saline ha scoperto e denunciato, stamattina, nello specchio di mare dinanzi la spiaggia della Madonnina, lungo i molo dei trabocchi.
“Nel tratto di mare compreso tra il molo nord del porto di Pescara e la Nave di Cascella”, a poche decine di metri dalla costa, in area severamente interdetta alla pesca, è stata rinvenuta una rete lunga circa 300 metri che aveva intrappolato e ucciso circa mezza tonnellata di pesce“, si legge nel post pubblicato dall’associazione sulla propria pagina Facebook.
“Gli eco-criminali responsabili di questo orrendo gesto – viene riferito – hanno ucciso cefali, orate, salpe, lecce amia e anche alcuni esemplari di Alosa fallax, specie protetta e inserita nelle liste rosse IUNC europee”.
Diverse le fotografie che mostrano i pesci impigliati nella rete da posta piazzata da ignoti in contravvenzione alle norme che interdicono la pesca nei primi 500 metri dalla costa.
“Appare sconcertante che questi banditi abbiano agito indisturbati in uno dei tratti di costa più vissuti del litorale di Pescara”, conclude Nuovo Saline, che promette di “continuare la sua azione di vigilanza anti bracconaggio sulle foci dei fiumi della provincia.