Pescara. Devolvere l’intero ricavato di una battuta di pesca in favore dei terremotati di Pescara del Tronto, adottati simbolicamente dal Comune di Pescara: è questa l’azione di solidarietà che la marineria del capoluogo adriatico vuole intraprendere, ma c’è un ostacolo burocratico.
E’ in vigore, infatti, fino al prossimo 26 settembre, il fermo biologico, valevole a carattere nazionale: i pescherecci, dunque, sono fermi per legge e non possono uscire in mare per pescare.
Per questo, dunque, tramite il sindaco Marco Alessandrini, i marinai pescaresi si sono rivolti al ministro Maurizio Martina chiedendo la possibilità di sospendere, in via straordinaria, il fermo per una giornata, che potrebbe essere recuperata dal 26 al 27 settembre, di modo da poter aiutare quanto prima la popolazione colpita dal sisma.
LA LETTERA AL MINISTRO