Pescara. Era arrivato martedì scorso il parere dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, chiamata ad esprimersi sugli appalti che rispondono alla Gtm per l’installazione della filovia sulla Strada-parco . Un parere espresso in base al ricorso presentato dal comitato No-filovia, che oggi controbatte alle 7 pagine di relazione per voce di uno dei rappresentanti, Gianni D’Intino.
“L’Autorità di Vigilanza si è limitata a ripercorrere tutto l’iter procedurale che ha interessato l’intervento verificando che fossero stati rispettati tutti i passaggi degli Enti interessati e l’ esistenza dei rispettivi pareri e/o autorizzazioni senza, però, entrare nel merito delle decisioni assunte”, premette D’Intino. “In definitiva, sulla base delle considerazioni sopraelencate, non sono stati rilevati elementi che consentono un utile intervento dell’Autorità”, conclude pilatescamente l’autority nella relazione.
“Il problema è legato ai poteri dell’Autorità di vigilanza”, tiene a precisare il comitato, “che per intervenire deve rilevare situazioni di macroscopica violazione di legge”. Ma secondo D’Intino le criticità, a prescindere dalla loro entità, permangono: “Tutti gli enti intervenuti a vario titolo nel procedimento in questione hanno assunto delle decisioni censurabili sugli argomenti ambientali, non rilevati dall’AVCP per i limiti imposti dal Regolamento alle finalità istruttorie, che non consentono alla stessa di esprimere giudizi sui pareri resi dagli Enti preposti nell’esercizio delle loro funzioni. Si passa da un impianto filoviario del bacino metropolitano, tratta Silvi Marina–Montesilvano– Pescara–Pescara P.N.-Aereoporto (Km. 23), ad un sistema di trasporto pubblico a tecnologia innovativa fortemente ridotto nel percorso a Km. 7,8 con l’invarianza della spesa originata dall’incremento dei costi dell’impianto e dei mezzi di trasporto a tecnologia avanzata (ancorché si tratti di un normale filobus con pali e fili dal devastante impatto ambientale sui luoghi circostanti); l’opera non è mai stata sottoposta a Valutazione di impatto ambientale e neppure a verifica di assoggettabilità cosi che i cittadini di Pescara e Montesilvano non hanno potuto esprimere il loro parere (come previsto dalla normativa) e non conoscono, con l’opera in fase di realizzazione, quali siano i possibili effetti negativi della stessa sull’ambiente”.
L’ultimo, solo in ordine cronologico, atto dello scontro fra la Gestione trasporti metropolitani e il Comitato ‘Oltre il gazebo’ (già Comitato No-filovia). I cittadini della Strada-parco non intendono rassegnarsi alla relazione dell’autorità controllore come fosse il decreto di una sconfitta. Anzi, “Ora stupisce che la GTM affermi che con il parere dell’AVCP sia stata consacrata la regolarità della procedura seguita, perché così non è. Restano, infatti, insolute nel merito, le risposte alle istanze avanzate alla stessa AVCP”, conclude D’Intino.
?Daniele Galli