Una manifestazione alimentata da settimane di annunci su Facebook, per portare più voce possibile alla protesta. Già a luglio la So.ha aveva consegnato all’ente guidato da Guerino Testa una petizione sostenuta da 400 firme per chiedere l’apertura di più aule studio e il prolungamento dell’orario di apertura anche nella fascia serale almeno due giorni a settimana. “Iniziativa prontamente ignorata dall’Amministrazione provinciale”, spiega Roberto Ettorre, coordinatore So.ha, “Per giunta ad oggi la situazione è ulteriormente peggiorata a causa della negligenza degli organi competenti e delle recenti politiche attuate dalla Provincia ed in particolare dalla serie progressiva di tagli che la biblioteca D’Annunzio ha subito dal 2009”.
Dal 2009, infatti, la somma prevista dal bilancio provinciale per la biblioteca è passata da 126mila euro agli attuali 22mila previsti. Non va meglio per la biblioteca regionale Di Giampaolo, quella sotto i portici di piazza Salotto, come spiega Roberto di Lodovico, segretario provinciale Sel nonché operatore della stessa biblioteca: “Per la nostra struttura, un centro culturale, la Regione ha stanziato solo 3700 euro da spendere per attività culturali, per lo stipendio dei 10 dipendenti, l’acquisto dei libri e dei giornali per l’emeroteca. Siamo stati costretti a disdire tutti gli abbonamenti con le riviste e tiriamo avanti con le donazioni dei privati: un sintomo di difesa dei cittadini verso il bene pubblico. Se si paragonano i 90mila euro che il Comune paga per l’ingaggio di Giordano Bruno Guerri ai 35mila euro che la Regione ha stanziato per tutte le biblioteche regionali si possono trarre le conclusioni di questa protesta. Oppure basta pensare che l’anno scorso la Legge Regionale 43 ha stanziato 4mila euro per il Consorzio del tacchino alla canzanese per capire quanto è considerata la cultura in Abruzzo.”
Alla riduzione dei fondi e di conseguenza del personale, degli orari di apertura e della possibilità di prestito dei volumi, si aggiunge un’emergenza strutturale della sede provinciale: “Gli enti preposti al controllo della stabilità degli edifici”, prosegue Ettorre, “hanno dichiarato inagibile il magazzino di deposito dei libri, per cui quando a breve arriverà la certificazione non si potrà più accedere all’interno e si bloccheranno il prestito e la consultazione dei libri”. La proposta di So.ha e Uds è stata quella di trasferire l’attività bibliotecaria e di aprire aule studio in edifici di proprietà del Comune o della Provincia, come il Mediamuseum, il tribunale, il circolo Aternino o l’ex Aurum. “La Provincia parla di 2milioni necessari per l’adeguamento della biblioteca, tanto vale non fare una sede ex novo?”, chiede Ettorre.
All’attuale emergenza si aggiunge la questione legata al numero di posti disponibili per lo studio: 200 posti in tutta la città di Pescara, la quale ospita 130mila persone. “Gravissima” la situazione della biblioteca secondo Ettorre, “poiché parliamo del secondo ufficio cittadino per utenze, 90mila utenti annui, secondo solo al Pronto Soccorso. So.ha e Uds pertanto chiedono agli enti territoriali di affrontare la questione nelle sedi competenti, ricorrendo alla collaborazione finanziaria di privati disposti ad investire (“perché la cultura è un investimento, non un costo”) nella realizzazione di un nuovo edificio dotato di ampie sale studio, internet point e spazi per la discussione, “ricordando che la biblioteca è anche un luogo di socializzazione per i giovani”, conclude Ettorre.
I manifestanti hanno chiesto un incontro con il presidente Testa e con l’assessore provinciale alla cultura, Fabrizio Rapposelli; i due, non in sede, hanno garantito di fissare entro lunedì la data per un incontro faccia a faccia, rispondendo intanto con la seguente nota. “La biblioteca provinciale si trova nella situazione attuale da oltre vent’anni e le problematiche evidenziate dall’associazione ‘Soha-Giovani cittadini Attivi’ sono state da subito affrontate dal presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, e dal vicepresidente con delega alla biblioteca Fabrizio Rapposelli. Tant’è che la giunta provinciale ha individuato nella sede dell’ex tribunale di Pescara (ala est del Mediamuseum) l’ideale sito dove collocare la nuova struttura anche per restituire linfa alla medesima piazza Alessandrini, oggi ridotta a dimora abituale di clochards. A ciò si aggiunge che anche la sede alternativa del Circolo Aternino è stata individuata e proposta dall’amministrazione per la sezione abruzzesistica con un progetto che risale addirittura al mese di ottobre 2010. Come se non bastasse, a tali soluzioni che potrebbero porre una pietra tombale dopo vent’anni sui problemi logistici della biblioteca provinciale, si aggiunge che anche il progetto di una biblioteca ex novo da realizzare nel parcheggio di via Ostuni è proposta trovata da questa giunta contrariamente a tutte le polemiche sollevate da politici poco avveduti che si divertono a strumentalizzare associazioni e ragazzi”. Così il presidente e il vicepresidente in merito alle polemiche dell’associazione Soha sulla biblioteca. “Associazione”, proseguono Testa e Rapposelli, “che, tra l’altro, ha goduto nel corso del 2010 di un contributo per la realizzazione del meritorio progetto denominato ‘Futuro Incorso’. Per cui si respingono tutte le accuse di inefficienza indirizzate a questa giunta che contrariamente a quanto detto sta cercando con concretezza di risolvere le problematiche che attanagliano la biblioteca: a fronte, infatti, della perdita di personale precario, questa amministrazione ha provveduto tempestivamente a potenziare il servizio con quattro unità lavorative a tempo indeterminato reperite nell’organico esistente della Provincia”. Secondo Testa e Rapposelli “è il caso di sottolineare come su impulso dell’amministrazione, la biblioteca provinciale abbia aumentato i servizi offerti, il numero dei posti a sedere, il prestito interbibliotecario, l’efficienza della rete wireless nonché da ultimo, provveduto all’installazione dei condizionatori per rendere maggiormente fruibili le sale di lettura. Infine ricordiamo che la “D’Annunzio” è una delle poche biblioteche della nostra regione e di tutto il Centro sud che fa orario continuato, garantendo il servizio di studio e ricerca dalle 8.30 alle 19.30 ogni giorno, e il sabato fino alle 13.30. Nonostante le difficoltà – concludono entrambi – la struttura offre anche una vivacissima Sezione ragazzi che quest’anno ha garantito lo svolgimento di numerose iniziative grazie al personale dell’ente”.
Daniele Galli