Montesilvano. Calano i reati legati alla prostituzione in strada e quelli contro il patrimonio. Ammontano, invece, a 70mila euro le multe elevate nei locali pubblici e a 2 milioni di euro il valore di case e terreni confiscati. Sono solo alcuni dati relativi all’attività svolta nel 2010 dai Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, competente su sette comuni la cui popolazione, in costante crescita, ha raggiunto le novantamila persone.
Il bilancio di fine anno indica 3.099 reati perseguiti, 220 persone arrestate e 818 denunciate a piede libero per reati vari, con 5.981 pattuglie impiegate. In particolare si è puntata l’attenzione sul controllo del territorio e il contrasto di fenomeni quali la prostituzione, la microcriminalità e lo spaccio di stupefacenti. Nel 2010 sono stati eseguiti arresti in flagranza di reato nel 70% dei casi; tre persone denunciate a piede libero per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, con oltre 150 multe alle prostitute, di cui sei (straniere) accompagnate in Questura per l’espulsione. A seguito dell’attività di contrasto al fenomeno, negli ultimi tre anni la presenza delle prostitute in strada si è fortemente ridimensionata e si è passati da una presenza di 25/30 prostitute a notte ad una presenza di 3/5 donne; arrestate 36 persone nell’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti e altre 35 denunciate a piede libero. Segnalate 77 persone per uso di stupefacenti. Da ricordare, tra l’altro, l’operazione “Quadrifoglio”, che ha smantellato un’organizzazione di magrebini e italiani che facevano arrivare lo stupefacente dal Nord Italia (in un caso la droga era nascosta in una confezione di succo di frutta). Controllati 127 esercizi pubblici, con la contestazione di 86 contravvenzioni amministrative per un importo complessivo di 70.700 euro. Per 21 locali è stata sollecitata la chiusura al Comune. Tra l’altro, i militari hanno raggiunto gli alberghi dei centri di competenza della Compagnia. Contestate 109 guide in stato di ebbrezza, ritirate 152 patenti, elevate 1.232 contravvenzioni al Codice della Strada. Sequestro amministrativo, poi, per 111 automobili prive di assicurazione, e fermo amministrativo per altre 40. Sono stati proposti 52 fogli di via e dieci misure della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e conseguente ritiro della patente, con un’attenzione particolare a quei malviventi che hanno accumulato patrimoni pur senza avere una fonte di reddito nota al Fisco. Si è proceduto anche alla confisca di beni immobili (case e terreni) per un valore di quasi due milioni di euro, sia autonomamente che in collaborazione con le altre forze di polizia. Per motivi di ordine e sicurezza pubblica e su richiesta dell’Arma è stato adottato dal Comune il provvedimento di revoca della licenza di un bar di Montesilvano, a seguito di due provvedimenti di sospensione dell’attività.
Dall’esame dei dati statistici emerge che a fronte di un leggero calo dei reati, in gran parte commessi tra Montesilvano e Città Sant’Angelo, è aumentato il numero degli arresti in flagranza. Tra i primi effettuati nel 2010 quello di due donne che stavano per derubare un ottantenne in casa dopo averlo raggirato, ma sono state viste da un vicino e bloccate dai carabinieri. Si è registrata, inoltre, una riduzione dei reati contro il patrimonio, in particolare i furti e le rapine, e questo è un elemento confortante, tenuto conto dell’effetto che tali delitti hanno sulla percezione di sicurezza. Considerata la forte presenza sul territorio di cittadini stranieri, sono stati eseguiti controlli interforze nelle zone in cui la concentrazione è più elevata. Il lavoro dei Carabinieri non si è fermato alla prevenzione e repressione: sono state realizzate, infatti, diverse conferenze sulla legalità nelle scuole del comprensorio ed è stata promossa un’attività informativa in collaborazione con la Croce Rossa per contrastare l’abuso dell’alcool, specie tra gli automobilisti.