Pescara, famiglie povere: il Comune stanzia contributi

povertaPescara. Più il tempo passa, più sul territorio la crisi si fa sentire. Le famiglie hanno grandi difficoltà a sbarbare il lunario e ogni giorno sono costrette a risparmiare persino sui generi di prima necessità. L’amministrazione  comunale di Pescara cerca un riparo: contributi dai mille ai 1.500 euro per le famiglie pescaresi in difficoltà economiche, in cui uno dei due coniugi abbia perso il lavoro negli ultimi due anni e ci siano figli a carico, ecco quanto verrà erogato dal Comune.

L’ufficializzazione è arrivata stamane, pubblicato l’avviso pubblico per l’erogazione di contributi una tantum a sostegno del reddito delle famiglie in difficoltà economiche, il cui regolamento, redatto su proposta del Presidente della Commissione Politiche sociali Salvatore Di Pino, è stato approvato in via definitiva nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale. Le domande potranno essere presentate entro le ore 12 del prossimo 28 gennaio 2011, per poi consentire la redazione della relativa graduatoria. Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini ufficializzando stamane l’emanazione del bando. Complessivamente stanziati 185mila euro: l’amministrazione erogherà contributi una tantum e gli interventi hanno la natura di contributo economico a carattere straordinario. I destinatari degli interventi sono i nuclei familiari, anche monoparentali, con almeno un figlio a carico, di età non superiore ai 25 anni, che si trovano in situazioni di difficoltà economiche. Al bando potranno accedere esclusivamente nuclei familiari pluriparentali e monoparentali, in possesso di requisiti
“Dopo una lunga gestazione determinata dalla necessità di redigere un regolamento assolutamente trasparente – ha sottolineato l’assessore Cerolini – i nostri uffici hanno redatto l’avviso che consentirà al nostro governo cittadino di assegnare un sostegno tangibile a chi non sta attraversando un momento sereno per la perdita del lavoro dipendente o anche per la chiusura di un’impresa autonoma”. Già fissato nel bando il metodo di attribuzione dei punteggi: 5 punti per licenziamento, cessazione di contratto o chiusura di partita Iva di entrambi i genitori o dell’unico genitore per le famiglie con un unico reddito di lavoro in assenza di ammortizzatori sociali; 4 punti per licenziamento, cessazione di contratto o chiusura partita Iva di entrambi i genitori o dell’unico genitore per le famiglie con un unico reddito di lavoro, in presenza di ammortizzatori sociali; 3 punti per licenziamento, cessazione di contratto o chiusura partita Iva dell’unico genitore lavoratore nei nuclei familiari monoparentali con unico reddito da lavoro e in assenza di ammortizzatori sociali; 2 punti per licenziamento, cessazione di contratto o chiusura partita Iva dell’unico genitore lavoratore nei nuclei familiari monoparentali con unico reddito da lavoro, in presenza di ammortizzatori sociali; 2 punti per licenziamento, cessazione di contratto o chiusura partita Iva di uno solo dei genitori, entrambi lavoratori, in assenza di ammortizzatori sociali; 1,5 punti per ogni figlio di età pari o inferiore ai 18 anni presente nel nucleo familiare; 1 punto per ogni figlio di età superiore ai 18 anni. “A parità di punteggio – ha proseguito l’assessore Cerolini – si darà precedenza a chi possiede il reddito Isee più basso, a chi ha più figli a carico e a chi ha perso il lavoro da maggior tempo. L’importo del contributo da erogare sarà pari a mille euro per un punteggio complessivo pari o inferiore a 6 punti; 1.500 euro per un punteggio superiore ai 6 punti; la somma residua, se inferiore a mille euro, sarà concessa al soggetto che si è collocato in posizione utile in graduatoria”. Se le domande ammesse non esaurissero la graduatoria, la somma residua potrà essere redistribuita tra i beneficiari nel limite di 500 euro in aumento rispetto al contributo assegnato, arrivando dunque sino a 2mila euro. I contributi assegnati ovviamente non saranno cumulabili con altri interventi simili definiti da altri Enti o dai Servizi sociali del Comune superiori all’importo annuo di mille euro. Le domande potranno essere presentate utilizzando esclusivamente l’apposito modello di domanda disponibile sul sito del Comune di Pescara, all’indirizzo www.comune.pescara.it – servizi cittadino-politiche sociali e per compilare la domanda, non disponendo di un computer, sarà possibile rivolgersi al Servizio Servizi Diretti alla persona, all’Ufficio relazioni con il pubblico, o pressi i Caaf Cgil, Uil e Cisl da oggi sino al 28 gennaio 2011. Ovviamente tutte le dichiarazioni rese verranno sottoposte a verifica per accertarne corrispondenza e veridicità con l’incrocio della banca dati del Ministero delle Finanze e delle altre Pubbliche amministrazioni. Terminati i controlli si procederà con la compilazione della graduatoria degli assegnatari.

Monica Coletti

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