Pescara, riapertura libreria Edison. Librincentro: “alcuni esercizi favoriti a discapito di altri”

IMG_2909_webPescara. Dopo la veglia funebre i lumini. Librincentro risponde a Edison esponendo in vetrina alcuni lumini con la scritta “Questa libreria non gode di alcun privilegio”.

Così Umberto Forconi, titolare della libreria Librincentro di via Milano a Pescara, ha scelto di esternare la sua protesta per le modalità con cui si è svolta la vicenda che ha portato alla recente riapertura della libreria Edison, in via Carducci a Pescara.

“Non riesco a capacitarmi” spiega Forconi “di come un ente pubblico possa intervenire in un ambito privato, addirittura commerciale, favorendo alcuni esercizi a discapito di altri”. Il riferimento è all’intervento delle istituzioni in favore della riapertura della Edison. Le trattative erano state annunciate già alcune settimane fa da Giordano Bruno Guerri, nuovo consulente del sindaco di Pescara per l’immagine della città, nel corso della sua conferenza di presentazione.

La Edison aveva chiuso all’inizio di novembre per decisione del gruppo editoriale. Per “dare l’addio” alla libreria i dipendenti avevano organizzato una veglia funebre con tanto di fiori e candele.

Ma la protesta di Forconi, tiene a precisare lo stesso titolare, non è diretta contro la Edison. “Anche se ci stiamo avvicinando alle feste di Natale, e con questi ultimi sviluppi potremmo perdere qualche cliente, la mia non è una questione di concorrenza. Anzi, la concorrenza mi stimola e credo che più librerie aprono e più vuol dire che c’è richiesta” afferma.

“Quello che mi piacerebbe sapere” chiede Forconi “è piuttosto su quali criteri e in base a quali motivazioni ed accordi si è svolta la mediazione del comune di Pescara e quali sono stati gli effetti della stessa, cioè i benefici e tutto ciò che ne concerne”.

“Anzi” conclude ironico “se mi dicono come hanno fatto, mi prenoto per quando dovessi averne bisogno io”.

 

Pierluigi Farnese

 

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