“Intanto sono già circa 100 i contribuenti non censiti dal Comune che negli ultimi giorni, senza aver ricevuto né questionari, né cartelle, sono venuti a regolarizzare la propria posizione sul pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani, cittadini onesti che non sapevano neanche di non far parte della Banca dati comunale, pur essendo residenti a Pescara, e che, dopo essersi resi conto di non aver ricevuto i bollettini del Comune, si sono autodenunciati”, ha ufficializzato l’assessore alle Entrate Massimo Filippello.
Complessivamente su 67mila posizioni contributive Tarsu individuate 12mila posizioni ‘a rischio’, ossia presunti evasori. Per alcuni ci sono ormai certezze, in altri casi si sta procedendo ai riscontri. In molti casi potrebbe accadere che le bollette siano state regolarmente pagate, ma che i versamenti siano intestati a un inquilino precedente, e in questi casi verrà solo sollecitata una voltura dei contratti senza alcuna sanzione accessoria.
Sale il numero degli evasori invece in materia di Ici: “Per l’imposta comunale sugli immobili abbiamo già individuato 6mila posizioni anomale su 70mila posizioni contributive – ha spiegato l’assessore Filippello -; in realtà gli evasori totali sono 2mila, mentre negli altri 4mila casi si tratta di utenti che hanno presentato un pagamento incompleto per errori di calcolo, o per omissione di versamento in alcune annualità”.
E stamane sono partite le prime 350 cartelle Ici indirizzate a quei contribuenti che risultano evasori a tutti gli effetti dopo l’esecuzione delle opportune verifiche. Anche per l’Ici invieremo complessivamente 8mila questionari per posizioni dubbie che avranno le stesse modalità della Tarsu, dunque dovranno essere compilati e rispediti al Comune entro 30 giorni. “Nel frattempo stanno già arrivando le prime risposte e la maggior parte di coloro che stanno rispondendo al questionario ha ammesso l’evasione e stanno già provvedendo ai relativi pagamenti”, ha aggiunto l’assessore. L’operazione complessiva permetterà di recuperare circa 2milioni di euro di imposta Tarsu evasa e 2milioni 400mila euro di Ici, ossia 4milioni 400mila euro calcolati al minimo, ma le somme potrebbero variare sulla base delle sanzioni accessorie. Intanto sono circa 100 i nuovi contribuenti Tarsu, mai censiti dal Comune sino a oggi, che si sono presentati spontaneamente agli sportelli dell’Ufficio Tributi per ‘autodenunciarsi’ e regolarizzare la propria posizione, “utenti che – ha precisato l’assessore Filippello – non hanno ricevuto né questionari né cartelle, e dunque si tratta di contribuenti incolpevoli e onesti che vogliono pagare le tasse”.
Monica Coletti