Pescara. Erano quasi le tre di notte a Pescara, quando è giunta al 113 la chiamata di un cittadino che aveva notato una persona caduta in acqua all’altezza del porto canale di Pescara. Subito due Volanti hanno raggiunto il luogo della segnalazione, dove gli Agenti hanno effettivamente verificato la presenza in acqua di un giovane aggrappato alla banchina del porto che, versando in uno stato di semicoscienza, presentava sintomi di assideramento.
Vista la forte corrente del flusso di acqua, la rigida temperatura e le condizioni del giovane, gli Agenti, utilizzando pezzi di corda ed un salvagente, sono riusciti ad imbragare il ragazzo, riuscendo a trascinarlo, controcorrente, fino ad un punto della banchina che presentava un minore dislivello dall’acqua.
Il recupero del giovane, quasi esanime, è stato possibile grazie all’intervento dei quattro Agenti intervenuti che, creando una vera e propria “catena umana” sono riusciti ad afferrarlo e trarlo in salvo. Il giovane è stato immediatamente soccorso dal personale del 118 intervenuto sul posto.
Solo in un secondo momento gli Agenti hanno potuto accertare che il ragazzo, un ventinovenne del posto, aveva tentato il suicidio a causa di problemi familiari.