Pescara, Maxi operazione interforze: 8 arresti, 4 auto e 2468 oggetti contraffatti sequestrati

 

Questura_interforzePescara. Otto arresti, 4 autovetture e ben 2468 oggetti contraffatti sequestrati. Questo il bottino di una operazione interforze partita ieri pomeriggio e che ha visto l’impiego di 40 agenti della Polizia, 10 della Guardia di Finanza, 10 dell’Arma dei Carabinieri e 10 della Guardia Forestale, supportati dalla Polizia Municipale. Interventi di varia natura: un massiccio lavoro contro la vendita di merce contraffatta, la risoluzione ad una spedizione punitiva ai danni di un ragazzo rom e una prostituta dalle abili doti di borseggio, processata per direttissima solo 24 ore fa.

Inevitabile, nella giornata di ieri, non notare lo spettacolare dispiegamento di forze per il centro della città: elicotteri, mezzi blindati e agenti in tenuta pesante hanno invaso la zona dell’area di risulta e quelle circostanti. Frutto della collaborazione che da mesi vede coordinate tutte le forze dell’ordine cittadine per intensificare la pubblica sicurezza e abbattere l’illegalità. Il questore vicario, Mario Della Cioppa, ha spiegato in conferenza stampa i dettagli dell’operazione. La più massiccia riguarda il mercatino dell’area di risulta, dove sono stati identificati 54 cittadini extracomunitari, tutti di origine senegalese, 11 dei quali sono stati portati in Questura per i dovuti accertamenti, dove 4 di essi sono stati arrestati perché non ottemperanti ai provvedimenti, emanati dalle Questure di Pescara e Isernia, di allontanamento dal territorio italiano. In particolare, uno dei 4 arrestati era già soggetto ad ordine di reclusione per la durata di 4 mesi.

SprangheLo stesso intervento ha visto il sequestro di numerosa merce contraffatta, in particolare: 92 borse, 590 capi di abbigliamento, 405 paia di occhiali da sole, 148 paia di scarpe e 133 accessori vari. Tutti ‘taroccamenti’ delle migliori griffe: D&G, Gucci, Diesel, Fendi, Carrera, Ray Ban, Hogan, Monclear; 1280 invece sono i cd e dvd ritrovati senza il marchio Siae, molti dei quali di natura pornografica. La merce è stata presa in gestione dalla Polizia Municipale. Non basta: sequestrate 3 autovetture, un’Alfa 155, e una Renault utilizzate come deposito della merce, mentre una quarta automobile è stata posta a sequestro poiché rinvenuta con un tagliando assicurativo falsificato: “Una moda, questa della falsificazione dell’assicurazione, che sta prendendo velocemente piede nell’ambiente”, spiega Della Cioppa. Rinchiusi in carcere, i senegalesi arrestati hanno già subito in mattinata il processo per direttissima, e con l’applicazione del nuovo ‘pacchetto sicurezza’ verranno quanto prima tradotti in centri di accoglienza, prima dell’espulsione.
Sempre nel corso dello stesso pomeriggio d’azione è stata intercettata e risolta una spedizione punitiva che si ricopre di caratteri pittoreschi quanto grotteschi. In un punto scommesse di via Monte Faito, ai colli, è scoppiato un diverbio tra un 21enne incensurato di origini rom, residente a Pescara e un 23enne napoletano residente a Spoltore, Ciro Granieri, anche lui incensurato. Il nomade stava canticchiando una canzone napoletana, Granieri si è sentito così preso in giro, data anche la sconfitta subita dal Napoli Calcio mercoledì dal Chievo Verona.

Granieri Granieri non si è accontentato della lite verbale e, non potendo affrontare singolarmente l’avversario, ha chiamato a rinforzo altri 4 soggetti. Sono spuntate fuori spranghe di legno, di ferro, un manganello telescopico in acciaio e una pistola: il rom è stato malmenato e mandato in ospedale con una prognosi di 5 giorni per traumi lacero-contusi, trauma cranico e trauma facciale. Le volanti del reparto Prevenzione Crimine Abruzzo intervenute, grazie ad alcune testimonianze e all’analisi di immagini di videosorveglianza, sono riuscite a risalire alle vetture con le quali i cinque si sono allontanati, scoprendo che Granieri e due complici lavorano presso un distributore di carburante di Spoltore.

Raggiunti sul posto, rinvenute spranghe e manganello e riconosciuti i soggetti, la Polizia ha proceduto all’arresto, oltre del Granieri, di Vincenzo Scogniamiglio, classe ’78, e Rosario Di Dato, classe ’73, entrambi con precedenti a carico e originari di Napoli, ma residenti da tempo a Spoltore.

ScognamiglioLe accuse a loro carico sono lesioni personali aggravate dall’uso di armi e armi da fuoco. Le indagini proseguiranno per individuare i due soggetti mancanti e l’arma da fuoco (ancora da accertare la natura) utilizzata per colpire, con il calcio, la nuca del ragazzo rom. E’ stato anche accertato che gli aggressori non risultano legati a fazioni xenofobe o estremiste. La natura del gesto è da ricondurre esclusivamente alle origini napoletane ritenute ‘offese’ dal canto del giovane. Tradotti nel carcere di San Donato, i tre subiranno oggi il processo per direttissima. A questo episodio, Della Cioppa ne lega uno di prevenzione: “Nelle sale del Pronto soccorso abbiamo potuto sedare sul nascere il fermento di una rivendicazione che parenti e conoscenti del rom si apprestavano a organizzare, rispondendo con un presidio immediato”, ha dichiarato il Questore Vicario.

 

Di_DatoE nel gran trambusto di ieri, alcuni agenti sono riusciti anche a notare l’atteggiamento sospetto di una 19enne romena, che cercava nascondiglio nell’atrio della stazione centrale. Poco prima infatti la ragazza, identificata come Isaure Costache, aveva messo a segno pochi minuti prima il suo cavallo di battaglia. La giovane è specializzata nell’adescare anziani uomini, offrendo prestazioni sessuali a bassissimo costo o gettandosi direttamente addosso agli avventori approfittando per sfilare abilmente il portafogli durante l’abbraccio o nel corso della prestazione. Gettava poi il maltolto in un cespuglio per passare a ritirare il bottino ad acque calme. La ragazza era stata arrestata per questa attività due giorni fa, e ieri aveva subito il processo per direttissima che le aveva inflitto l’obbligo di dimora. Provvedimento che non è servito a fermare genio e abilità manuale. Il bottino è stato recuperato mentre la ragazza, trattenuta ieri in questura, è stata sottoposta al secondo processo per direttissima alle 12.
Per una volta, tanto rumore…non per nulla.

Daniele Galli


 

 

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