I tre esemplari, tre femmine adulte lunghe circa 95 centimetri e dal peso di 45 chilogrammi, di età stimata sui 50 anni, erano stati subito soccorsi dall’equipaggio del capitano Livio Papponetti: rimaste nel sacco delle reti a strascico, i pescatori le hanno imbarcate nel primo pomeriggio e si sono messi subito in contatto telefonico con il Centro studi cetacei, diretto dal Dottor Vincenzo Olivieri, che ha costantemente ai marittimi come metterle in sicurezza fino al rientro.
In serata lo sbarco a Pescara e il trasferimento nella struttura di via di Sotto, dove sono state subito immerse in delle speciali vasche per la rianimazione. Purtroppo, nonostante tutte le cure del caso prestate dagli esperti veterinari, una non ce l’ha fatta, molto probabilmente a causa del troppo tempo trascorso senza poter riemergere in superficie, ma sarà la necroscopia, che verrà eseguita dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, dove s’esemplare senza vita sta per essere portato, ad accertare la reale causa di morte.
Le due vive sono state rianimate in acqua dolce calda e ora verranno preparate per la successiva stabulazione. In giornata verranno sottoposte a visita clinica per accertare le condizioni di salute. Il rilascio in mare avverrà quando le temperature dell’acqua di mare lo consentiranno, quindi non prima del mese di maggio.