Pescara. I disabili che frequentano le scuole superiori della provincia di Pescara non potranno più contare sui servizi di assistenza. E’ stato respinto, infatti, il bando per l’affidamento di assistenza agli studenti disabili.
Una notizia allarmante per le centinaia di famiglie coinvolte, soprattutto per le motivazioni addotte, come denuncia in una nota il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc): “non ci sono i soldi per garantire il servizio nelle scuole superiori”.
Acerbo ricorda poi che il decreto legislativo n.112 del 31/3/1998 prevede che “sono attribuiti alle Province, in relazione all’istruzione secondaria superiore, e ai Comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio”.
La Provincia di Pescara, dunque, non riesce a garantire la copertura finanziaria per quanto riguarda le scuole superiori, nonostante siano di sua competenza. Di conseguenza, il Comune metterà a gara soltanto il servizio di assistenza disabili per le scuole dell’obbligo, di sua competenza.
“E’ bene evidenziare” aggiunge Acerbo “che la Provincia di Pescara non è in grado di coprire i costi del servizio perché la Regione Abruzzo ha tagliato drasticamente il relativo trasferimento. Pare che la cifra stanziata per l’intero territorio regionale sia pari a quella che la precedente giunta destinava alla sola Provincia di Pescara”.
Rifondazione Comunista invita, dunque, la Provincia di Pescara e la Giunta regionale a rinvenire in tempi brevi risorse da destinare prioritariamente all’assistenza scolastica dei disabili. Per evitare che queste persone, già fortemente svantaggiate dalla vita, vengano private di servizi indispensabili per il proseguimento dei loro studi.