Pescara, ritrovato misterioso oggetto davanti allo stabilimento Trieste

rivieranord_pescaraPescara. Nella giornata di ieri è giunta in Comune una nota della Direzione Marittima che faceva riferimento al ritrovamento di un oggetto ingombrante incagliato nella sabbia nel tratto di spiaggia antistante lo stabilimento Trieste, sul lungomare Matteotti.

Successivamente è emerso che era stato lo stesso titolare della struttura a segnalare, circa un anno fa, la presenza di quell’oggetto in metallo, con degli spuntoni, probabilmente emerso in seguito alle mareggiate d’autunno e subito circondato con le boe per impedire a chiunque di avvicinarsi.

Del caso si è ora interessata la Direzione Marittima che ha chiesto all’amministrazione comunale di emanare un provvedimento di divieto della balneazione nel raggio di 10 metri dall’oggetto non identificato.

Nello stesso tempo, temendo che potesse trattarsi addirittura di un residuato della seconda guerra mondiale, si è sollecitato l’intervento degli artificieri da Roma.

In realtà, secondo i concessionari della zona, si tratterebbe semplicemente di un attrezzo utilizzato circa quindici anni fa per il posizionamento delle scogliere e forse dimenticato sul posto. L’oggetto sarebbe emerso in superficie a causa delle continue mareggiate, tornando verso riva.

“Per precauzione” ha spiegato il sindaco Luigi Albore Mascia “questa mattina abbiamo sollecitato l’intervento degli uomini del Roan della Guardia di Finanza di Pescara che ha inviato sul posto i propri sommozzatori armati di metal detector per scoprire la natura dell’oggetto misterioso, che ben presto è divenuto l’attrattiva del litorale. Le perizie sono proseguite all’incirca sino alle 15, quando i sommozzatori hanno lasciato il sito. Nei prossimi giorni sveleranno il mistero sulla natura dell’oggetto”.

 

 

 

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