Pescara, Progetto Iris contro la violenza sulle donne

irisPescara. L’Associazione Ananke, in collaborazione con Provincia, Comune e Asl di Pescara e Teramo da il via al progetto Iris, in 24 mesi approfondirà con un’accurata indagine il tema della violenza e abuso sulle donne, con particolare attenzione alle donne immigrate. Il progetto Iris si inserisce nel programma comunitario Daphne III, una rete antiviolenza, un programma mirato, diviso in due anni in cui si cercherà di limitare al minimo i danni sulle donne, offrendo loro un supporto valido che gli permetta di aprirsi ad un aiuto senza aver paura.

Operatori, medici, personale specializzato, un privilegio per pochi che interessa Sicilia, Abruzzo con Pescara e Teramo e la Catalogna, in Spagna. Due focus tematici che si fondono insieme: la solidarietà a donne in difficoltà unita al lavoro con i servizi sanitari, considerando che il Pronto Soccorso è la prima barriera dove le donne cercano aiuto.
Il progetto è stato presentato quest’oggi nella sala Giunta del Comune di Pescara, da Roberta Pellegrino, rappresentante dell’associazione Ananke. Presenti il Presidente della Provincia, Guerino Testa, il manager Asl, Claudio D’Amario, Nicola Ludovico, Dirigente Medico e Coordinatore consultori Usl di Teramo, gli assessori del comune di Pescara, Elena Seller e Guido Cerolini, ed i responsabili del Pronto soccorso pescarese.
La Pellegrino ha illustrato quanto importante sia istituire una rete di contatto con le donne che spesso restano nel silenzio perchè spaventate: “Il progetto Iris è un approccio ai diritti e alla salute. Lo sportello che andremo ad istituire rappresenterà un’accoglienza integrativa, un rifugio per quante spesso si sentono abbandonate”, ha sottolineanto la Pellegrino.
D’Amario ha messo l’accento sull’importanza della diffusione di tale attività, una diffusione che dovrà essere capillare sul territorio, entrando in consultori e distretti, per poter attuare und discorso preventivo sul fenomeno e non solo di supporto a violenza avvenuta.
I Dottori Albani e Della Guardia, referenti per il pronto soccorso pescarese, hanno spiegato come la violenza sia un fenomeno in costante ascesa, con dati alla mano tra il 2009  ed i primi 4 mesi del 2010 c’è stato un raddoppio dei casi dichiarati. “Noi come Pronto Soccorso abbiamo elaborato linee guida per poter aiutare tutte quelle donne che si rivolgono alla nostra struttura, svisceriamo sia la parte sociale che fisica, riusciamo oggi a trarre un quadro completo della donna, grazie anche alla presenza di mediatori culturali che ci mettono in contatto diretto con loro”, hanno dichiarato Albani e Della Guardia.  Testa e la Seller hanno lodato l’operato dello sportello Ananke, concordi sull’importanza di tale progetto, dove Pescara risulta essere la capofila.
In chiusura l’intervento della mediatrice culturale Latifah Belkacem che ha illustrato come siano serviti anni per giungere fin qui e la strada si presenti ancora tutta in salita: “il lavoro fatto fin’ora deve andare oltre e solo grazie ai mediatori culturali, le donne stanno iniziando ad aprirsi, ma il mediatore deve essere ad ogni costo una persona con storia e cultura simili a quelle di chi denuncia il problema, è il primo contatto per instaurare il ponte di solidarietà”, ha concluso Latifah.
Questo è un progetto che mira ad un’integrazione totale, sanitaria e sociale.

Monica Coletti

Impostazioni privacy