Teramo, il dramma del disagio psichico

rasicci_guardianiTeramo. Il disagio psichico ed il reinserimento lavorativo. Saranno questi i temi al centro del convegno promosso dal Tribunale per i diritti del malato, in collaborazione con la Fondazione Basaglia e l’associazione Percorsi, in programma a Teramo sabato 12 giugno, alle ore 9, nella Sala Polifunzionale della Provincia.

Importanti relatori si confronteranno sul tema “Salute mentale e Comunità. Prevenire, curare, riabilitare, reinserire le persone con disagio psichico”.

L’obiettivo è quello, da una parte, di avanzare proposte per una gestione più attenta del servizio psichiatrico, più diffusa sul territorio; dall’altra garantire la possibilità di recuperare le persone affette da disagio psichico, con la prevenzione, la riabilitazione ed il reinserimento nel contesto sociale.

Il convegno sarà introdotto dal presidente del Tribunale per i Diritti del Malato di Teramo, Vincenzo Di Benedetto. Seguiranno gli interventi, tra gli altri, di Francesco Saverio Moschetta, direttore del Dipartimento Salute Mentale della Asl di Teramo, di Gisella Trincas, presidente dell’Unione Nazionale Associazioni per la Salute Mentale, del referente del Centro di Igiene Mentale Val Vibrata, Gianni Carusi, e dell’assessore provinciale al Lavoro Eva Guardiani.

Dopo la pausa, i lavori riprenderanno con la tavola rotonda che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni, del vice presidente della Provincia Renato Rasicci, del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e del direttore generale della Asl Mario Molinari.

“Nel Dipartimento Salute Mentale di Teramo” ha detto Moschetta “il problema drammatico è quello del personale”, una carenza che poco si lega con le circa 20mila prestazioni annue. “Molte di queste persone non sono malati mentali, ma sono affetti da quel disagio del vivere, la depressione, che secondo le stime nel 2020 sarà la seconda malattia sociale. E il disagio psichico è ben più complesso della malattia”.

E’ un disagio fortemente legato al momento storico che stiamo vivendo, tra crisi economica ed occupazionale, passando anche per la crisi di quei valori e quei principi che da sempre hanno rappresentato un caposaldo e che oggi vengono sempre più a mancare.

Certo, quello della sanità è un argomento spinoso in Abruzzo. “Bisogna avere il coraggio di fare delle scelte” ha aggiunto Moschetta “razionalizzare la spesa. Quattro ospedali generalisti su un territorio provinciale di 300mila abitanti sono decisamente troppi”. Dello stesso avviso, anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi secondo il quale “è meglio avere una buona sanità a 20 km, che una pessima sotto casa”.

Marina Serra

 

 

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