Pescara. La squadra mobile di Pescara ha posto sotto sequestro il cantiere del materno – infantile dell’ospedale civile pescarese, nell’ambito dell’inchiesta relativa ai lavori di ristrutturazione e messa a norma della struttura.
Le indagini a carico delle cinque persone arrestate nel marzo scorso sono state chiuse qualche giorno fa.
Franco D’Intino, 59 anni, funzionario della Asl e responsabile unico dei lavori, Giulio Piancone, 56 anni imprenditore foggiano, Giacomo Piscitelli, 58 anni, di Barletta responsabile del cantiere, Alfonso Collina, 51 anni, e Damiana Bugiani, 52 anni, entrambi pescaresi e direttori dei lavori dovranno rispondere a vario titolo di corruzione, truffa e falso.
E’ stata invece stralciata la posizione del manager della Asl di Pescara Claudio D’Amario, accusato di falso. Le indagini in questo caso proseguono.
Nel mirino del pm titolare dell’inchiesta Gennaro Varone, l’appalto relativo ai lavori il cui importo iniziale di 2milioni e 924mila euro, attraverso la perizia di variante, è aumentato fino a raggiungere i 6milioni e 980mila euro.
Il cantiere è stato sequestrato, dato che il consulente incaricato dalla procura pescarese ha rilevato delle discordanze tra le opere contabilizzate e quelle effettivamente eseguite.
Il sequestro è stato disposto dal gip del tribunale di Pescara Guido Campli su richiesta del pm Gennaro Varone.
“Il sequestro del cantiere rappresenta un passaggio fondamentale e positivo” ha commentato D’Amario “perchè ora la Asl ha la possibilità di compiere una serie di passaggi che fino ad oggi erano impossibili visto che il cantiere era ancora in mano all’associazione temporanea di imprese che si è occupata dei lavori. Con il sequestro l’opera è stata affidata in custodia al direttore amministrativo della Asl Carano, all’ingegner Ciarlitto e al direttore sanitario dell’ospedale Fortunato. Questo passaggio ci consente di eseguire dei controlli, capire come è stato realizzato l’intervento, valutare se ci sono stati dei danni e se è opportuna la costituzione di parte civile e poi possiamo anche risolvere il contratto e ripartire con l’opera”.
In base a quanto dichiarato dal numero uno della Asl “era stato raggiunto il primo lotto, ma dobbiamo vedere se quello che hanno liquidato corrisponde a quanto realizzato”.
Tra qualche giorno la Asl nominerà un collaudatore, un esperto del ministero dei Lavori pubblici, in accordo con il perito del Tribunale.