Secondo Taucci, infatti, una misura di questo tipo, in piena crisi economica, vorrebbe dire penalizzare i commercianti e i balneatori di Pescara, mettendo in ginocchio un settore che conta 4 mila imprese e 10 mila occupati. “Con il pedaggio guadagnerebbero solo i grandi centri commerciali” tuona il direttore, “che certamente non hanno bisogno di questo ulteriore regalo e non vogliamo neppure immaginare quali ripercussioni questo potrebbe avere sul turismo pendolare nei mesi estivi”. Per questo Confesercenti si appella al sindaco ed al presidente della Provincia di Pescara affinché esercitino tutto il loro potere “per scongiurare questo tsunami economico e occupazionale che rischia di dare il colpo di grazia all’economia pescarese”.