Spoltore, quattro generazioni di donne: per nonna Assunta finalmente arriva Giacomo

Spolore. Sta per diventare Trisavola ed è la capostipite di quattro generazioni di donne primogenite. L’ultimo nipote in arrivo è un maschietto e in famiglia verrà ricordato come il primo ometto che ha interrotto una catena, iniziata nel lontano 1921, anno di nascita di Assunta D’Amico.

“È cominciato tutto da lei ed è grazie a lei che siamo così unite, la nonna è la nostra forza”, ha affermato la sua prima nipote Katia. Riunite attorno al tavolo da pranzo, nella cucina dove sono cresciute e dove continuano a condividere i pasti delle ‘feste’, all’indirizzo di Via Ofanto 4, a Santa Teresa, le quattro donne parlano di loro, di un passato “ricco di bellissimi ricordi” e di un futuro “ancora tutto da scoprire”.

“Il caso della nostra famiglia è unico, almeno qui a Spoltore”, aggiunge Katia, “siamo le sole primogenite di quattro generazioni nella zona di Santa Teresa. A breve arriverà il primo figlio maschio e mia nonna diventerà trisnonna”. Il posto a capotavola è occupato proprio da lei, la signora Assunta, che fa gli onori di casa e illustra il quadro famigliare. “Mi sono spostata con Domenico Di Tillio il 6 ottobre 1949 e l’anno dopo dello stesso giorno è nata Anna, la prima di cinque figli. Katia è la sua primogenita”. Assunta vive nella casa di Via Ofanto dal 1957 e ha osservato da vicino l’ampliamento demografico di Santa Teresa. “Prima non c’era nulla qui intorno, solo tanta terra e pochissime famiglie, ma si stava bene, anzi benissimo, perché ci si accontentava di poco e c’era tanta allegria”, spiega. Ad ogni modo, ognuna delle quattro è affezionata agli aneddoti e alle esperienze vissute assieme e singolarmente nella loro frazione.

Ecco nel dettaglio l’ordine generazionale: Assunta D’Amico (94 anni), Anna Di Tillio (65 anni), Katia De Leonibus (45 anni) e Monica Mincone (23 anni), madre di Giacomo nei prossimi giorni. “Avrei voluto una femminuccia per continuare con la generazione di donne primogenite, ma sono ugualmente contenta per l’arrivo di un maschietto che rompe la tradizione. Dopotutto, ho interrotto anche un’altra piccola catena. La mia bisnonna ha messo al mondo la nonna a un anno dal matrimonio, mia madre è nata dopo un anno dalle nozze della nonna e anche io sono arrivata dopo 12 mesi dal fatidico sì della mamma. Mio figlio non corre questo rischio, visto che io e il mio compagno non siamo sposati”. Dopo la nascita del piccolo Giacomo, Assunta D’Amico sarà accolta a Palazzo di Città dal Sindaco Luciano Di Lorito che le consegnerà una targa da parte dell’Amministrazione.

Impostazioni privacy