Montesilvano. ‘L’albero della cuccagna’, l’opera realizzata dall’artista romano Felice Levini, da questa mattina è anche a Montesilvano, nel piazzale antistante l’ex colonia marina Stella Maris, che presto diventerà sede staccata dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Un’opera che resterà impiantata fino a febbraio e che è stata assurta a simbolo della Giornata nazionale del Contemporaneo, che ricorre proprio quest’oggi e che in tante piazze d’Italia ha visto la collocazione dell’albero in questione, su proposta lanciata dal critico d’arte, Achille Bonito Oliva, promotore del progetto ‘L’albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte’.
Ma cosa rappresenta quest’albero e che legame ha con l’arte?
Anche se si tratta di un’opera realizzata nell’ambito dell’arte contemporanea, dal punto di vista simbolico, l’albero della cuccagna è molto antico e la sua storia è davvero affascinante: l’antropologo culturale James Frazer, esperto in culti pagani e storia delle religioni arcaiche, ne collocava l’origine tra le antiche popolazioni germaniche, i celti.
Questi erano particolarmente legati al culto della terra e della fertilità e nel periodo di maggio usavano celebrare i loro dei in vista del raccolto e della maturazione dei frutti; ora, poiché quasi tutti i riti religiosi, sia politeisti che monoteisti, sono sempre stati legati al cibo (basti pensare al rito della Comunione, del pane e del vino), anche tra i celti accadeva che in occasione della maturazione dei frutti, ci si riuniva attorno ad un albero scelto come ‘totem’ e si facevano riti propiziatori; riti che erano carichi di credenze mistiche, ma che in realtà erano semplicemente un modo per far festa, per gioire del fatto che stava arrivando la stagione dell’abbondanza; l’albero di Natale non è altro che la rivisitazione moderna di questo rito, preso in prestito dall’antichità.
Tra le feste popolari di moltissimi paesi del centro-sud esiste ancora oggi l’albero della cuccagna: si tratta di un gioco dove i partecipanti devono arrampicarsi su un palo allestito per l’occasione, in cima del quale vengono collocati generi alimentari di ogni specie, di solito prodotti locali; per rendere la scalata più ardua e la conquista più appetibile e appetitosa, il palo viene unto con sostanze oleose e…scivolose.
Si tratta di un simbolo molto particolare, legato al nutrimento (non solo fisico) e al concetto di lavorare sodo, perciò il fatto che sia stato scelto per rappresentare la Giornata del Contemporaneo e, nello specifico, il fatto che sia stato collocato dinanzi ad una futura Accademia di Belle Arti è certamente un messaggio positivo da lanciare ai ragazzi che presto intraprenderanno quest’avventura.
L’albero della cuccagna è di oltre 9 metri di altezza, realizzato da Levini nell’ambito del progetto di Oliva che ha coinvolto 40 artisti internazionali, ognuno dei quali chiamato a realizzare la propria visione di questo simbolo, finanziato da Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier, fondatori di ‘Zerynthia’, che hanno preso parte alla cerimonia di questa mattina insieme al sindaco, Francesco Maragno; al presidente della Provincia, Antonio Di Marco; a studenti, artisti e imprenditori del territorio.