Pescara. Il Consiglio Comunale si è riunito oggi in seduta Solenne per il Conferimento delle Benemerenze Civiche dei Ciatté e dei Delfini d’Oro.
Sono stati in tutto sei i nominativi indicati, di concerto, dalla Commissione dei Saggi e dal sindaco Marco Alessandrini che hanno ricevuto i Ciatté d’Oro e il Delfino d’oro.
Queste le motivazioni dei CIATTE’ D’ORO a:
Claudio Angelone, avvocato, docente universitario, esperto in diritto civile e marittimo, saggista riferimento per gli enti e le istituzioni locali su materie relative all’economia del mare.
Una vita dedicata alla giurisprudenza e all’insegnamento. La Città accoglie un uomo di legge, ma anche un uomo di mare, elemento che appartiene a Pescara e che lambisce la vita e l’impegno professionale dell’avvocato Claudio Angelone che al mare ha dedicato studi, parte del proprio percorso e uno sguardo aperto ad accoglierne la brezza.
Gianni Cordova, fondatore della Laad, Lega anti droga che opera a Pescara da 24 anni per il recupero e il reinserimento di giovani che hanno avuto problemi di dipendenze. Un nome autorevole del sociale, che si è distinto per la tenacia dei progetti e la lungimiranza delle idee.
La passione verso l’altro, la dedizione al recupero delle giovani vite, sono da sempre stati la motivazione più forte del suo agire. L’attenzione alla cultura e l’amore per l’ambiente e il territorio, hanno accompagnato questo fine, coniugandolo in progetti di cui la comunità si è nutrita. Oggi la città dice grazie a Gianni Cordova per aver dimostrato come, anche nelle condizioni più disperate, un essere umano possa ritrovare la sua dignità mettendola al servizio del bene comune.
Lucio Fumo, fondatore della Società del Teatro e della Musica Luigi Barbara, ideatore e direttore artistico di Pescara Jazz e Jazz’n Fall, vera istituzione nel mondo della cultura e dello spettacolo pescarese, di cui è stato promotore anche attraverso una storia di lungo corso dentro l’Ente Manifestazioni Pescaresi.
Il suo sguardo aperto al mondo e la passione per la musica e il teatro hanno fatto da specchio a oltre trent’anni di storia culturale abruzzese. Oggi è Pescara a battere le mani a Lucio Fumo, perché attraverso tante stagioni è riuscito a portare il mondo sui palcoscenici della città, suscitando la bellezza e la meraviglia che sono linfa per la vita della comunità.
Angela Nanetti, insegnante, scrittrice di libri per bambini e non solo per bambini, Angela Nanetti è uno degli autori più amati e letti nelle scuole italiane e più particolari del panorama letterario nazionale.
L’amore per la didattica espressa attraverso l’insegnamento, quello per la letteratura che hanno portato il suo nome e i suoi libri fra gli scaffali più frequentati della narrativa per l’infanzia, la delicatezza dello stile, capace di interpretare e regalare emozioni intense e profonde, raccontando storie di un’umanità vicina e reale. Pescara ringrazia Angela Nanetti per questo immenso patrimonio e per averlo messo a disposizione anche del mondo adulto, perché possa trarne ispirazione.
Umberto Russo, già docente di lettere nelle scuole di Pescara e professore di storia della critica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, si è distinto chiaramente per l’impegno di ricerca rivolto ai grandi della nostra letteratura, con lo sguardo sempre rivolto alle tradizioni e alle personalità locali (e regionali) che hanno contribuito alla ricostruzione culturale e civile del dopoguerra.
La mole e la profondità del suo lavoro attestano l’ampiezza dei suoi interessi di ricerca, concretati da un lascito bibliografico imponente. Da qui l’opportunità di rivolgere al Professor Russo, vera e propria icona della cultura pescarese e abruzzese più in generale, un sentimento di gratitudine per la lezione di scienza, di vita, di umanità, a suggello dell’impegno quotidiano di un protagonista d’eccezione della vita culturale e accademica del nostro tempo.
DELFINO D’ORO a
Franco Di Tizio, medico, scrittore, saggista, biografo, autore di diversi libri dedicati a d’Annunzio, nonché ad altri illustri personaggi del mondo della cultura abruzzese di inizio Novecento, riconducibili al Vate e alle sue cerchie.
L’amore per la letteratura e per la storia esercitato con operosa ricerca, ha spinto Franco Di Tizio a compiere una preziosa azione di recupero e conservazione dei fatti, dei nomi, delle immagini e dei documenti appartenuti alla Pescara di un’altra era e all’Abruzzo di anni passati. La città accoglie questo lavoro come un monito alle nuove generazioni, perché un futuro migliore non si coltiva senzasalde radici.