Pescara. Sequestrati dagli uomini della Guardia Costiera di Pescara sei kit da pesca costituiti da “tri-ami” di grosse dimensioni, appesantiti da una pallina di piombo centrale. Tale tipo di attrezzatura viene utilizzato con la tecnica del lancio ed infierisce gravi lesioni e lacerazioni ai pesci poi catturati, tanto che alla Capitaneria di Porto parlano di “pratiche disumane”.
All’arrivo dei militari i pescatori di frodo sono fuggiti abbandonando l’attrezzatura ed i pesci già catturati. In particolare, le canne da pesca utilizzate, all’estremita avevano, invece del comune amo, un pericoloso e devastante tri-amo in acciaio molto pesante e dotato di tre aculei rinforzati che provocano gravi sofferenze nei pesci soprattutto quando sfuggono alla cattura.
Il tipo di attrezzatura e la tecnica utilizzata costituiscono inoltre un grave pericolo sia per i passanti – la zona in questione è quella del molo Nord del porto canale – sia per le stesse imbarcazioni che attraversano il canale e che potrebbero essere colpite.