Mare inquinato, bagarre in Consiglio comunale a Pescara: slitta la seduta straordinaria

Pescara. Caos in consiglio comunale a Pescara. I consiglieri di centrodestra, mentre l’aula era chiamata ad occuparsi della rimodulazione del piano di riequilibrio, hanno nuovamente indossato le magliette con scritto ‘Alessandrini dimettiti’, e il presidente, Antonio Blasioli, ha sospeso i lavori, chiedendo un incontro al Prefetto. Fino a quando non avverrà l’incontro di chiarimento il consiglio non potrà più riunirsi. Di conseguenza slitta la seduta straordinaria prevista per domani per affrontare proprio la questione del mare inquinato, mentre la seduta odierna è stata aggiornata a giovedì.

“Ho comunicato all’aula che avrei chiesto ausilio e conforto sulla scelta adottata a Sua Eccellenza il Prefetto – spiega Blasioli – Ho già contattato la segreteria di Sua Eccellenza il quale sarà fuori sia oggi che domani, ma ho chiesto al dottor Bianco suo Capo di Gabinetto di essere ricevuto al più presto dal vice prefetto vicario, la dottoressa Paola Iaci”.

I grillini: destra e sinistra indegni di rappresentare Pescara. Parole durissime arrivano dal Movimento 5 Stelle. La capogruppo Enrica Sabatini che si definisce “sconcertata: destra e sinistra hanno perso totalmente il controllo della situazione – dice – e quello che sta succedendo in questo momento in consiglio comunale è semplicemente inaccettabile. Il consiglio comunale forse più importante d’Abruzzo che deve prendere decisioni urgenti e fondamentali per la città, è oggi bloccato e paralizzato per un’infantile, ottusa ed ormai pericolosa prova muscolare. Hanno dimostrato in maniera chiara ed inequivocabile – afferma – di essere indegni di rappresentare pescara”.

Il centrodestra: si è toccato il fondo, domani saremo in aula. “Si è davvero toccato il fondo con la decisione di Blasioli di sospendere la seduta ordinaria e di annullare anche quella di domani perché ‘non ci sono le condizioni’ – dicono i consiglieri comunali di Forza Italia, Ncd e Pescara Futura, che oggi hanno indossato le magliette – in spregio alle norme regolamentari e, cosa ancor più grave, prendendo palesemente in ostaggio i cittadini”.

“I rappresentanti del centrodestra – aggiungono – hanno immediatamente diffidato Blasioli dal procedere nella illegittima volontà di non far svolgere il Consiglio, e, comunque gli stessi saranno regolarmente in aula alle 16 riservandosi, ove Blasioli e il Partito Democratico continuassero nel loro atteggiamento vergognosamente dittatoriale, di porre in essere iniziative volte alla tutela della democrazia e della libertà di espressione, ad iniziare dalla occupazione simbolica degli uffici della Presidenza del Consiglio”.

Sospiri: Alessandrini smascherato, si dimetta. “Il sindaco Alessandrini è stato smascherato sulla vicenda dell’emergenza balneazione e, consapevole di dover rassegnare le dimissioni, evita la popolazione e preferisce la fuga – commenta il capogruppo di Fi in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri – L’intera maggioranza si è inventata un’altra scusa per rimandare all’infinito l’incontro con la città, con un éscamotage vergognoso che però, sia chiaro, non risparmierà al sindaco il biasimo della popolazione, ormai è venuto meno il rapporto di fiducia con il territorio e Alessandrini deve dimettersi”.

Fiorilli: offesa a democrazia. Secondo Berardino Fiorilli, dell’associazione Pescara Mi Piace, la revoca della seduta è “un atto di una gravità politico-amministrativa inaudita, ma soprattutto è un’offesa alla democrazia, l’ennesimo schiaffo sulla faccia dei pescaresi che, nel corso dell’estate, hanno nuotato tra 30 milioni di litri di liquami e feci. Chiediamo, ovviamente – aggiunge – che quella seduta, già rinviata dopo il 3 settembre, si svolga, che i cittadini abbiano modo di far sentire la propria voce e di partecipare, e che la maggioranza di centro-sinistra la smetta di fuggire dinanzi alle proprie responsabilità”.

Presutti: meno magliette e più buona politica. “Il Consiglio Comunale – dice il capogruppo del Pd, Marco Presutti – non è una curva da stadio o la tribuna di un palazzetto dello sport: è un’aula di pensiero e di confronto, nella quale gli eletti del popolo assumono democraticamente e nel rispetto reciproco le decisioni sulla città”.
“Rivolgo un appassionato appello ai colleghi del centrodestra: deponiamo gli abiti dei tifosi e recuperiamo quelli degli amministratori, visto anche che dobbiamo deliberare in tempi urgenti sulla rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, in mancanza del quale si determinerebbero danni gravissimi per l’Ente che si troverebbe a mancare di circa 8 milioni di euro per far fronte ai debiti di parte corrente. Non siamo stati eletti per indossare magliette, ma per amministrare attuando buone politiche. Per salvaguardare la credibilità della nostra funzione – conclude – mi sento di dire che ci vogliono meno magliette e più buona politica”.

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