Pescara. “Indispensabili e obbligate, benché dolorose”, vengono definite dal presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, gli aumenti delle tariffe dell’aliquota IPT per le auto”.
“L’aumento dal 20% al 30% delle imposte di trascrizione, iscrizione e annotazione veicoli”, afferma Di Marco, “è stato praticamente imposto dal maxi emendamento approvato dal Senato al disegno di legge di conversione del D.L. 78/2015 lo scorso luglio, che stabilisce che le Province possono usufruire dei contributi straordinari da parte dello Stato a condizione che, nel bilancio di previsione annuale 2015, utilizzino integralmente la quota libera dell’avanzo di amministrazione e che abbiano massimizzato tutte le aliquote”.
“Queste due misure insomma consentono di adottare i provvedimenti di riequilibrio connessi all’approvazione del bilancio e quindi alla possibilità di operare. Consentono inoltre di accedere a contributi straordinari, prudenzialmente stimati in bilancio in 300.000,00 euro”, spiega il presidente della Provincia, “Ovvio che se l’aumento dell’IPT, quantificabile in un milione e 250mila euro in cinque mesi, avesse prodotto solo l’accesso al contributo di 300 mila euro, avremmo fatto una riflessione su costi/ benefici, e probabilmente avremmo scelto di non effettuarlo”.
“L’aumento però era la condizione senza la quale non si sarebbe procedere alla elaborazione del bilancio di previsione e alla sua relativa approvazione. Dunque”, conclude Di Marco, “saremmo rimasti privi dello strumento contabile essenziale per poter lavorare, con altre ricadute negative sulla vita dei cittadini”.