Pescara, #NonTiPago: i bagnanti si mobilitano per farsi risarcire dell’estate rovinata

Pescara. Sotto l’hastag #NonTiPago, parte l’iniziativa popolare per farsi risarcire del costo dell’ombrellone, dopo i divieti di balneazione, applicati e non, a causa dello sversamento della fogna nel tratto di mare antistante via Balilla.

E’ l’associazione Terra Nostra ad aver indetto per domenica mattina, proprio sulla spiaggia incriminata, un’assemblea pubblica “con gli utenti bagnanti che per legge possono rifiutarsi di pagare l’affitto stagionale dell’ombrellone o, chi lo ha pagato,”, si legge in una nota pubblicata su Facebook, “chiederne il rimborso a causa della non fruizione delle acque marine per i bagni”. “Fruizione”, afferma Terra Nostra, “che è il fine per il quale si affitta ombreggiatura e sedute”.

Tutto si poggia su una sentenza della Cassazione che, secondo l’associazione, permetterebbe poi agli imprenditori balneari di rivalersi del mancato incasso sugli Enti pubblici responsabili. “Aspettiamo tutti coloro che sono stati danneggiati dall’inquinamento delle acque”, conclude Terra Nostra, rivolgendosi anche alle decine di persone che hanno denunciato di aver subito irritazioni cutanee e gastrointestinale a causa della presenza di batteri fecali in mare non denunciata per tempo dal Comune.

L’appuntamento è fissato per le ore 10 allo stabilimento balneare Apollo, ma i proprietari della strutttura smentiscono: “Al lido Apollo non si terrà nessuna manifestazione di questo genere”.

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