Pescara. Il problema dragaggio che attanaglia da mesi il porto canale continua a far discutere, tornato in questi giorni sotto le abbaglianti luci della ribalta, per le polemiche sollevate dagli operatori portuensi, non può far tacere la Commissione Grandi Infrastrutture e Mobilità presieduta da Adele Caroli. Si è svolta stamane una seduta della Commissione per trovare una soluzione che urge. “Il dragaggio del porto è improcrastinabile, un tema che in una città di mare come quella di Pescara deve essere all’ordine del giorno nell’agenda dell’amministrazione comunale”, questo è quanto è emerso durante la seduta, parole già sentite e risentite, confermate anche da Luigi Albore Mascia, I cittadino pescarese. Al momento le autorità locali sembrano ininfluenti, tante voci che passano inascoltate.
Ribadita inoltre la volontà di metter fine al disagio, ma allo stesso tempo si prospetta l’intenzione di porre una soluzione che non si limiti al momento, ma affronti concretamente il disagio relativo allo scarico e allo smaltimento dei fanghi. Gli operatori continuano a sollecitare d tempo l’utilizzo di una draga permanente, che garantisca il dragaggio annualmente senza ritrovarsi in breve tempo ad affrontare nuovamente il mostro che da anni minaccia di paralizzare le attività commerciali locali.
Ma lo spettro più grosso che si pone all’orizzonte sono il mezzo milione di euro, già stanziati dalla Regione, per eliminare 50mila metri cubi di fanghi. Dove sono andati a finire? La risposta più semplice ed abbastanza scontata è che al momento la cifra risulta bloccata dalla commissione marittima romana. Che giro hanno fatto quei soldi che servivano per ripulire le acque del capoluogo adriatico? I permessi c’erano già tutti da molto tempo, ma le opere sono sempre tardate ad arrivare.
Diverse le domande a cui dovrà dare una risposta la Commissione Grandi Infrastrutture e Mobilità nella seduta straordinaria a cui prederà parte e che si terrà martedì prossimo nella sede della Capitaneria di Porto.
Monica Coletti