Pescara. Carreggiata molto ampia e nessuna segnaletica che incanali correttamente il traffico; Pescarabici denuncia la situazione della maxi-rotatoria di fronte al tribunale: “Troppo incidenti per i ciclisti, l’ultimo giovedì”.
La critica dell’associazione impegnata nella promozione della mobilità alternativa è mirata a piazza Ettore Troilo, l’ovale che costeggia il complesso del tribunale e che interseca il sottopasso ferroviario di via Antonio Lo Feudo in direzione carcere di San Donato: “Un grande circuito di asfalto senza alcuna segnaletica di incanalamento”, viene descritta in una nota, “dove tutti possono occupare un proprio spazio seppur indefinito, cercando, meglio, di mantenersi a destra. La strada è larga e quindi la si può affrontare con una certa velocità. Se si è cicliste o ciclisti molto meno”.
“Deve essere stata questa la ragione”, afferma Pescarabici, “per cui una bicicletta e un furgone si sono ritrovati sulla stessa traiettoria verso le venti di giovedì scorso, e l’utente più debole, una donna sulla sua due ruote, è finita a terra. Eppure la strada da fare è la stessa, senza ripartizione alcuna.
“Non è la prima volta di un incidente in rotatoria in cui è coinvolta una bici”, continuano gli amanti delle due ruote, “perché mezzi con velocità così differenti dovrebbero viaggiare su corsie diverse, riservate. Una volta realizzato, il rondò andrebbe funzionalmente arredato, attrezzato con una corretta segnaletica dedicata. Non si tratta solo di fluidificare, ma anche di contemplare la presenza di diversi soggetti che si muovono con velocità e ingombri completamente diversi”.