Spoltore, corruzione: i risvolti dell’indagine

spoltoreSpoltore. Il pm Gennaro Varone continua ad indagare sulle irregolarità scovate nell’Amministrazione comunale di Spoltore. Gli inquirenti ieri, per un’intera giornata hanno rovistato tra le carte del Comune e delle abitazioni dei dieci indagati, sequestrando molti computer.
Oltre al sindaco Franco Ranghelli e Marino Roselli indagati l’assessore ai lavori pubblici Claudio Santurbano, il consigliere comunale Pino Luigioni e gli imprenditori Giancarlo Fiore, titolare pugliese della cittadella della moda CityModa, Marcello Sborgia, della Pacundo Bet di Spoltore, Alessandro D’Onofrio e Luigi Zampacorta.

La bomba ad orologeria è esplosa proprio all’alba di ieri, quando gli agenti della forestale e della squadra mobile di Pescara si sono presentati alla porta di casa del sindaco di Spoltore Franco Ranghelli e dell’ex presidente del consiglio regionale Marino Roselli.ranghelli  Un’accusa sentita e risentita nella politica di oggi: corruzione, il binomio intricato imprenditori-politici è tornato sotto le luci della ribalta.
Due anni in cui il Consiglio Comunale non trovava pace al suo interno. Un disagio insopportabile per Giunta e consiglieri, un’Amministrazione comunale quella spoltorese che non sapeva da che parte stare, i cittadini non avevano mai capito se a governare fosse una maggioranza di centro-sinistra o un centro-destra subentrato in un secondo momento di instabilità. Dal 2007, anno in cui si è insediato il Sindaco Franco Ranghelli si sono avvicendate cinque giunte e alternati 22 assessori nel paese. Continua rottura degli equilibri politici quindi negli ultimi anni, con conseguente mancanza di solidarietà partitica. Forse una soffiata a tradire il Primo cittadino e tutta la compagnia? Troppi i cambi identitari del sindaco spoltorese. Nella frenetica ricerca di una nuova casa Ranghelli, ex Margherita, ex PD, è finito per approdare nell’Api di Rutelli, dove ha stretto un sinergico patto di alleanza con l’Archietteto Marino Roselli.
Ad oggi, stando alle accuse, molte dinamiche potrebbero magicamente chiarirsi.

Le accuse mosse dal PM Varone
Cambio di utilizzo dei terreni agricoli diventati edificabili e, conseguentemente, oggetto di forti speculazioni con ipotetico ritorno economico per il politico intermediario
, questa l’accusa.
Nell’inchiesta sono finiti alcuni terreni che, negli ultimi anni, sono stati oggetto di importanti progetti, come la costruzione di due torri nei pressi del fiume, su di un terreno di proprietà del ginecologo Zampacorta a Villa Raspa e l’ampliamento del cimitero.
Altro punto interrogativo, la cittadella della moda di Santa Teresa di Spoltore, City Moda. Il centro sarebbe stato collaudato senza gli adeguati permessi, con un’opera tutta da terminare e con ancora i lavori in corso. L’imprenditore pugliese Fiore, titolare della Cittadella, dal suo canto, non può che difendersi scaricando tutte le responsabilità sui politici: “questi avvenimenti sono il frutto del clima politico avvelenato di Spoltore. Se avessi realmente corrotto, probabilmente non sarei immischiato in queste storie. Chi corrompe ottiene, almeno credo “.
Ad assistere Ranghelli, Santurbano e Ligioni l’avvocato Federico Squartecchia, noto consulente comunale proprio negli ultimi anni.
Al momento però, mentre gli indagati si dichiarano tranquilli del proprio operato, c’è solo da aspettare che  la documentazione raccolta venga scandagliata ad arte, portando all’accusa le prove necessarie.

Monica Coletti

 

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