Pescara. Al funzionario Asl pescarese Franco D’Intino e all’imprenditore pugliese Giacomo Piscitelli, arrestati lo scorso 15 marzo dalla squadra mobile di Pescara, con l’accusa di falso in bilancio nell’inchiesta relativa ai lavori di ristrutturazione e messa a norma del reparto materno-infantile dell’ospedale Santo Spirito, il Tribunale del riesame ha concesso gli arresti domiciliari.
Il Tribunale ha inoltre concesso la libertà all’ingegnere Alfonso Colliva e all’architetto Damiana Bugiana, anch’essi indagati come direttori dei lavori nel cantiere pescarese. Entrambi per tre mesi non potranno però esercitare la professione poiché sospesi dall’albo professionale.
Le indagini sono iniziate nell’ottobre del 2009 quando il titolare della ditta Edilcap, venne estromesso dai lavori e presentò un esposto alla mobile pescarese in cui vi erano dichiarate tutte le irregolarità in atto.
Il corpo di stato ha da subito iniziato un accurato lavoro, che ha permesso di smascherare gli imprenditori, che con mazzette e doppie fatturazioni ripagavano a spese dello stato e dei contribuenti i lavori di ristrutturazione dei propri appartamenti, oltre a ulteriori soldi fatti sparire nel corso di tutta la lunga ristrutturazione, forse depositati direttamente sul conto del funzionario Asl, un conto molto proficuo, 800 mila euro sequestratigli.
Monica Coletti