Come promette anche il sindaco Albore Mascia, il 2010 sarà, infatti, un anno dannunziano, ispirato alla poesia, alla vita avventurosa, ai sapori del poeta-soldato.
“Tutto questo è stato per anni oggetto di dimenticanza” ha sottolineato il primo cittadino, “di indifferenza anche da parte delle istituzioni quasi a caccia di una identità tutta da ricostruire per una città che invece un’identità già ce l’ha, un’identità che affonda le sue radici in un passato da riscoprire e valorizzare. E la nostra amministrazione comunale ha inteso cominciare proprio questo processo di rivalorizzazione, per far emergere quell’immenso patrimonio culturale che ci appartiene e che dobbiamo attivarci per esportarlo al di fuori dei nostri confini”.
Nell’anno della Città Dannunziana e del Festival Dannunziano, è nato, dunque, anche il vino dannunziano, una produzione artigianale della Cantina Bosco nata nel 1897 da Giovanni Bosco sulle colline dei Colli Innamorati.
Nei primi anni ’80 è nata l’azienda di Nocciano e oggi l’azienda è affidata alle mani di Nestore e Stefania, che hanno dato vita a “Voluptuosus”, la prima etichetta delle Cantine Bosco Nestore dedicata a D’Annunzio. La stessa etichetta è ispirata ad un quadro della serie “Motti dannunziani” riprodotto nel Montepulciano d’Abruzzo Doc 2006.