Pescara. Si è da poco concluso il primo interrogatorio a Claudio Spinelli, il nomade 23enne che nella notte tra domenica e lunedì ha aggredito il coetaneo Luciano Zerrilli, riducendolo in fin di vita.
Spinelli nel corso dell’interrogatorio presieduto dal gip del Tribunale di Pescara, Carla De Matteis, alla presenza del pm Giampiero di Florio, ha ammesso tutte le sue responsabilità, seppure abbia dichiarato di essere stato in parte provocato da Zerrilli. Il nomade ha anche confessato che al momento dell’aggressione, non era in sé, poiché ubriaco e sotto effetto di cocaina.
Ha risposto a tutte le domande, mostrando a tratti segni di pentimento per l’accaduto e chiarendo agli inquirenti che non è affatto un pugile professionista, ma ha esclusivamente frequentato per un breve periodo una palestra a Montesilvano, perché appassionato di boxe.
Il rom ha anche fornito i nomi di tutti i suoi amici presenti quella notte, che potrebbero essere accusati di favoreggiamento.
Dai suoi difensori, Raffaele Giacomucci e Luca Pellegrini, è stata per lui avanzata richiesta dei domiciliari.
Monica Coletti