Aggressione Pescara: gli Operatori si costituiscono parte civile

pescaraPescara. L’ulteriore potenziamento degli impianti di videosorveglianza, disponibilità a istituire un servizio di Vigilanza privata tramite il ricorso a guardie giurate, avvalendoci di professionisti del settore iscritti all’Albo ufficiale, e, infine, costituzione di Parte civile di tutti gli operatori del centro storico per danno d’immagine nel processo contro l’aggressore che all’alba di ieri ha ridotto in fin di vita un ragazzo di soli 23 anni. Sono queste le misure concordate ed emerse quest’oggi nel corso del vertice di tutti gli operatori di Pescara vecchia, un incontro in realtà già fissato prima del drammatico episodio di cronaca proprio per meglio organizzare la disciplina della zona in vista della stagione estiva, e che di fatto ha assunto un’importanza ancora maggiore dopo l’accaduto. “Misure – hanno annunciato gli Operatori del Centro Storico, il Consorzio Pescara Vecchia e Confesercenti al termine della riunione odierna fissata per fare il punto circa il caso sicurezza – che siamo pronti a sottoporre anche domani all’esame del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza se ci verrà consentito di partecipare al vertice o che comunque faremo pervenire a Prefetto, Questore, Procuratore Capo e sindaco”.
“Lo ribadiamo anche oggi – hanno puntualizzato gli operatori -: il dispositivo di sorveglianza e controllo istituito ormai da mesi a Pescara vecchia ha assolutamente retto. Per mesi al centro storico non abbiamo registrato un episodio di microcriminalità e quello verificatosi poche ore fa dev’essere considerato un drammatico ‘caso’ isolato che comunque tale deve restare. Un episodio tra l’altro in cui hanno giocato un ruolo fondamentale proprio quelle telecamere installate dagli operatori della zona in quel sinergico rapporto di collaborazione instaurato con le Forze dell’Ordine in primis e con l’amministrazione comunale. La presenza dei filmati, ripresi dalla telecamera di un privato, ha consentito infatti l’immediata individuazione dell’autore dell’aggressione che è stato assicurato alla giustizia. Oggi confermiamo la nostra assoluta e piena disponibilità a collaborare con le Autorità e con il governo cittadino per individuare soluzioni condivise tese a potenziare ulteriormente quello stesso dispositivo di sicurezza, ricordando che gli operatori del centro storico sono innanzitutto imprenditori schierati in prima linea per salvaguardare i propri utenti. Ma non basta: gli operatori del centro storico hanno già espresso ufficialmente quest’oggi la propria disponibilità a collaborare con l’amministrazione nel potenziamento dei sistemi di sicurezza e di videosorveglianza, ipotizzando anche il ricorso alla vigilanza privata, con l’utilizzo di guardie giurate professioniste attraverso le quali assicurare il controllo costante dell’area nel corso dell’intera settimana, secondo le modalità che potremmo individuare con l’amministrazione comunale e le Forze dell’Ordine”. Infine gli operatori hanno confermato e ufficializzato la propria volontà di costituirsi “parte civile nel processo contro il responsabile della tragica aggressione ai danni di un ragazzo di soli 23 anni. Ci costituiremo per il danno d’immagine prodotto al centro storico e all’intera città di Pescara e, a tal proposito, chiederemo a Comune e Provincia, nelle persone del sindaco Luigi Albore Mascia e del Presidente Guerino Testa di fare altrettanto e costituirsi con noi”. Una delegazione degli Operatori del Centro storico domani chiederà di essere ricevuta nel corso della riunione già fissata del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza per portare sul Tavolo di discussione tali proposte, “che comunque – hanno aggiunto gli Operatori – faremo pervenire al sindaco Albore Mascia, al Prefetto Paolo Orrei, al Questore Paolo Passamonti e al Procuratore Capo Nicola Trifuoggi”.

La posizione dei Giovani Democratici sull’aggressione di Pescara Vecchia. “Dopo il gravissimo ed ennesimo episodio di violenza, avvenuto nella notte fra sabato e domenica, i Giovani Democratici(GD) Abruzzo insieme ai GD Pescara, invitano l’intera cittadinanza a riflettere sull’accaduto. Ciò che è successo, non è un evento isolato. Assistiamo ormai da anni, ogni week end, alle stesse scene. Alcune non sono neanche segnalate alle forze dell’ordine per quanto rapide ed abituali. Ci si meraviglia dell’indifferenza dei giovani, ma la situazione è la stessa da tempo. Quell’indifferenza drammatica ed umiliante segnala anche una abitudine grave ad accettare la violenza.  Le parole del dott.Trifuoggi fanno riflettere ed evidenziano un problema drammatico. Al quale ora dobbiamo rispondere.
E’ senza dubbio  inaccettabile che un pluripregiudicato sia lasciato libero di compiere gesti di questo tipo,  che in quella zona della piazza ci siano problemi irrisolti da 10 anni a questa parte, non ci meravigliamo che in quell’area, come in altre, lo spaccio sia a cielo aperto. Qualsiasi fruitore delle vie del Centro Storico conosce gli angoli e i locali da evitare.
Ogni settimana, esiste una evidente tensione nell’aria a partire dalle 2 di notte. Ci rendiamo conto del fatto che la situazione è ormai ai limiti della tolleranza, ma non crediamo sia ancora ad un punto di non ritorno. Le cose possono cambiare e le istituzioni insieme alla cittadinanza, ai gestori non devono più rimandare il tempo delle scelte strategiche.
Fuori dalle sterili polemiche politiche, consci della rilevanza e dei confini del problema, diventata ormai da tempo vera emergenza di ordine pubblico vista la quantità di gente che si riversa ogni settimana lungo le vie della movida pescarese, ci piacerebbe aprire una discussione di ampio respiro.
Innanzi tutto, proponiamo una tolleranza zero verso i locali che non rispettano le regole, coinvolgendo gli operatori economici responsabili, veri professionisti, che in una situazione del genere crediamo essere ingiustamente penalizzati. Riteniamo opportuno sia anche il caso di effettuare verifiche sulle proprietà dei locali, troppo spesso ghiotta occasione di riciclaggio di denaro proveniente da illeciti. Pensiamo inoltre che militarizzare la zona non sia la soluzione, ma una visibilità maggiore delle forze dell’ordine possa prevenire situazioni pericolose. E’ ormai urgente inoltre, stabilire, per tutta la zona Vecchia di Pescara, una vocazione, un target di riferimento, come in parte avviene l’estate, quando la zona è vissuta da una clientela completamente diversa rispetto a quella dei restanti mesi dell’anno. Pescara Vecchia deve essere il fiore all’occhiello del divertimento Abruzzese è un luogo straordinario va difeso responsabilizzando e facendo sentire sicuri i cittadini che lo animano la notte”.


Giovani Democratici Abruzzo

Gestione cookie