Aggressione Pescara, dopo i pugni del rom l’indifferenza

pugniPescara. I filmati delle telecamere lo mostrano chiaramente. Dopo essersi accasciato a terra, il ragazzo aggredito lo scorso sabato a Pescara è rimasto lì, in una chiazza di sangue, mentre attorno la gente continuava a bere senza nemmeno notare ciò che stava accadendo.

E’ questo l’elemento che rende la vicenda ancora più grave di altri episodi simili avvenuti in precedenza. Lo sottolinea anche il procuratore della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi, che ha infatti dichiarato in merito: “E’ anche peggio di quanto accaduto mesi fa a Napoli, perché qui c’è soltanto indifferenza gravissima ed ingiustificabile”.

Della stessa opinione anche il questore Paolo Passamonti  e il dirigente della Mobile, Nicola Zupo, che si dichiarano sconvolti e fortemente amareggiati per l’atteggiamento mostrato.

Il ragazzo, originario di Foggia in visita da amici, è stato aggredito davanti a un pub e lì è caduto a terra, sbattendo violentemente la testa sul marciapiede. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il 23enne sarebbe stato provocato per futili motivi da un gruppo di cinque nomadi, fino a quando uno di questi lo ha colpito con due violenti pugni. Una volta caduto a terra, nessuno si è avvicinato al ragazzo. Soltanto dopo un po’ un suo amico ha chiamato il 118, credendo comunque che il giovane fosse caduto a terra perchè ubriaco.

Ricoverato d’urgenza presso l’ospedale di Pescara, le tac hanno invece evidenziato delle importanti fratture alla testa. È stato soltanto a quel punto che il personale del pronto soccorso ha avvertito la polizia, che ha avviato immediatamente le indagini. Operato subito per un ematoma, il ragazzo si trova ancora in coma farmacologico, mentre ieri pomeriggio il nomade coinvolto è stato arrestato. Si tratta di Claudio Spinelli, 23enne pluripregiudicato con la passione per il pugilato.

(Fonte frame video: corriere.it)

 

 

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