Pescara. Il monumento dedicato ai caduti di Nassyria aspetta ancora di essere pagato. Lo annuncia il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, che, ad un anno e mezzo di distanza dalla sua inaugurazione ufficiale, ha scoperto che la struttura in questione non sarebbe stata ancora pagata dopo l’appello lanciato ieri dall’ex consigliere comunale, Ermanno Ricci. Tra i responsabili del comitato incaricato di sovrintendere alla raccolta e alla gestione dei fondi destinati a finanziare la realizzazione del monumento, Ricci avrebbe infatti ammesso la necessità di raccogliere al più presto oltre 100mila euro destinati a coprire le spese per la realizzazione della struttura.
“Dinanzi all’appello dell’ex consigliere Ricci” spiega meglio il primo cittadino “stamattina abbiamo rintracciato tramite i nostri uffici tutta la documentazione inerente la realizzazione di quell’opera, ripartendo dal primo ordine del giorno. La lettura delle carte ha fatto che la struttura doveva essere realizzata a spese del Comitato promotore, costituitosi il 4 luglio del 2005, creando al proprio interno due diverse strutture, una delle quali aveva lo specifico compito di sovrintendere alla progettazione e alla realizzazione del monumento-fontana e alla gestione dei fondi per la realizzazione dell’opera”. Già all’atto di costituzione del Comitato il Comune avrebbe approvato un primo ordine del giorno deliberando di stanziare 15mila euro per finanziare l’opera. Con delibera di giunta del 22 maggio 2007, il vecchio esecutivo avrebbe poi anche cantierato la realizzazione per consentirne la rapida inaugurazione.
“Ma non basta” continua Mascia. “Il 31 luglio del 2008 la stessa giunta ha approvato un progetto per la sistemazione straordinaria dell’area di via Lo Feudo destinata ad accogliere il monumento, con un’ulteriore spesa pari a 128mila euro, ovviamente e opportunamente sostenuta dalla città. Ora, ad un anno e mezzo dall’inaugurazione solenne del monumento, un anno e mezzo di silenzio da parte di tutti i soggetti coinvolti, abbiamo scoperto che l’opera è costata oltre 133mila euro e che per coprire la somma sono necessari ancora 104mila euro per pagare la Solisonda, una delle imprese che ha realizzato il Ponte del Mare e che non è ancora stata saldata. Una doccia fredda assolutamente inattesa che ancora una volta ha fatto emergere i lati negativi di una politica superficiale del centro-sinistra il quale, prima di realizzare monumenti, non si è preoccupato di seguire le normali procedure che, in questo caso, avrebbero richiesto prima il reperimento delle somme necessarie, anche se tale ricerca avrebbe determinato un lieve slittamento della cerimonia di inaugurazione di un’opera tanto solenne”.