Sicurezza stradale, “La scuola ti guida” fa tappa a Pescara

scuola_tiguidaPescara. In Italia gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani. Secondo una ricerca condotta dall’Istat, nel 2008, su 4.731 morti per incidente stradale, si sono registrate 449 vittime di età compresa tra 15 e 20 anni, pari al 9,4% del totale dei morti.

Ed è proprio per contrastare questa drammatica tendenza che la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, in collaborazione con AISCAT e Autostrade per l’Italia, ha avviato questa campagna di sensibilizzazione direttamente negli istituti scolastici con il progetto “La scuola ti guida”, un tour itinerante che domani farà tappa a Pescara, partito il 24 febbraio da Milano e che si concluderà il 13 marzo a Roma.

 

L’iniziativa toccherà scuole e centri commerciali di 14 province e 8 regioni e si compone di una sessione teorica di sicurezza stradale, rivolta agli alunni delle prime classi che si apprestano a conseguire il patentino per il ciclomotore, e di prove su simulatori di guida sicura, dedicate agli studenti delle quarte e delle quinte superiori che devono affrontare gli esami per la “patente B”.

Domani sarà la volta degli studenti dell’I.T.I.S. Alessandro Volta di Pescara che, insieme a Chieti, risulta essere il capoluogo abruzzese più virtuoso: le due città ricoprono infatti l’ultima posizione nel triste ranking dei morti per incidente stradale, con sole 2 vittime nel 2008.

Cifre contenute ma pur sempre preoccupanti si sono, invece, registrate nel resto della regione.

Nel 2008 gli incidenti stradali hanno causato 96 morti sulle strade d’Abruzzo e 12 nella provincia di Pescara.

Con 10 vittime di età compresa tra i 15 e i 20 anni, l’Abruzzo si è classifica al settimo posto tra le più virtuose per mortalità giovanile da incidente stradale, insieme al Trentino Alto Adige e dopo Valle d’Aosta, Basilicata, Umbria, Molise, Friuli Venezia Giulia e Liguria.

“E’ atroce” ha dichiarato Sandro Salvati, Presidente della Fondazione ANIA “che un Paese sempre più vecchio veda distruggere sulla strada le sue giovani vite e le sue risorse umane per il futuro. Il 30% dei morti per incidente stradale ha meno di 30 anni e 1 morto su 10 addirittura tra i 15 e i 20 anni. E’ ora di dire basta allo stordimento della musica a tutto volume, all’alcol e alla distrazione che sono spesso la miccia d’innesco degli incidenti che coinvolgono i nostri ragazzi. Bisogna intervenire insieme alle famiglie e alla scuola per fare in modo che i giovani capiscano il valore della vita e non la mettano in gioco con atteggiamenti sconsiderati alla guida. E’ necessario che si rendano conto che la strada non è una playstation e, in caso d’incidente, non esiste rewind”.

Marina Serra


 

 

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