Pescara. L’hanno chiamata “Green Connection” l’inchiesta partita nel 2006, quando quattro persone finirono in manette con l’accusa di associazione a delinquere e turbativa d’asta.
In totale, gli imputati sono ventuno e, secondo l’accusa, vi era una sorta di “cartello” che gestiva gli appalti per la cura e la manutenzione del verde pubblico.
I compensi venivano successivamente divisi.
Nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta oggi, il pm del tribunale di Pescara Gennaro Varone ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex assessore al verde del Comune di Pescara Rudy D’Amico, alcuni ex dirigenti comunali, e tra questi Giampiero Leombroni, per l’architetto Pierpaolo Pescara, per Tiziano La Rovere, presidente della cooperativa La Cometa e per altre persone alla guida di cooperative che si occupavano della cura e manutenzione del verde pubblico.
Chiesto, inoltre, il proscioglimento per sette imputati, in gran parte impiegati comunali.
Per due ex dirigenti comunali è stato invece chiesto il proscioglimento dall’accusa di associazione per delinquere.
La prossima udienza è prevista per il 16 marzo prossimo.
Marina Serra