Pescara, parte il processo al primario di Ginecologia

Pescara. Prima udienza, questa mattina, davanti al gup del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, per il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Spirito Santo.

Maurizio Rosati è accusato di omissione di atti d’ufficio, interruzione di servizio pubblico, abuso d’ufficio e peculato. Secondo il pm Gennaro Varone, Rosati avrebbe “indotto le sue assistite “bisognose di prestazioni ginecologiche, a rivolgersi a lui come medico privato a garanzia di un rapido scorrere della lista di attesa operatoria, altrimenti impegnate per mesi, se non per anni”. Inoltre, sempre secondo l’accusa, avrebbe “dimesso o fatto dimettere pazienti, pur bisognose di interventi ginecologici, che si erano rivolte a medici diversi da lui per visite private, determinando con questo accentramento una lista di attesa – spesso arbitrariamente compilata in ritardo per evitare si scoprisse il disservizio provocato – per la chirurgia ginecologica interminabile che induceva le pazienti o a rivolgersi a lui quale medico privato o a rivolgersi ad altre strutture con attese che provocavano ingiustificate sofferenze”.

Nel corso dell’udienza di oggi il difensore del primario, l’avvocato Tommaso Marchese, ha depositato numerose informazioni testimoniali di pazienti e medici a favore di Rosati. Il gup ha poi fissato al 9 luglio la prossima udienza per dare alle parti il tempo necessario per esaminare il contenuto del materiale prodotto dalla difesa.

Il medico è accusato anche di peculato in concorso con la sua collaboratrice, Antonietta Giglio, in quanto avrebbe “affidato” alla donna il telefono mobile aziendale, il cui costo era a carico della Asl, “affinche’ ne disponesse liberamente come fosse proprio”.

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