Pescara. Approvato dalla Giunta comunale il progetto definitivo esecutivo per il ripascimento della spiaggia di Pescara sud: l’intervento si rende possibile grazie al finanziamento concesso dalla Regione Abruzzo pari a 300.000 euro e destinato a far fronte alle criticità legate al litorale ricompreso tra il Fosso Vallelunga ed il confine con il Comune di Francavilla ala Mare e consente di realizzare un rinascimento morbido per circa 15.000 metri cubi di sabbia che verrà prelevata dal sito della Madonnina.
“Con immediatezza gli uffici comunali del Settore hanno avviato le ulteriori procedure per individuare la ditta esecutrice dei lavori e consentire, con i tempi più rapidi possibili, che le concessioni balneari interessate possano beneficiare di questa provvista di sabbia a garanzia delle loro strutture e delle loro attività economiche – sottolinea l’assessore al Demanio Enzo Del Vecchio – Per altro verso l’escavo di sabbia nel sito della Madonnina si pone come una ulteriore positività nei confronti delle strutture portuali, poiché l’area si predispone ad accogliere altra sabbia proveniente da nord e che non entrerà, così, nella darsena commerciale, riducendone i fondali a discapito delle attività del porto stesso”.
“Ancora una volta viene programmata e avviata un’attività di ripascimento di parte del nostro litorale per poter far fronte agli effetti delle mareggiate in un’area non ancora completamente salvaguardata da interventi di protezione e difesa della costa, in linea con quanto già fatto per altre realtà”, prosegue Del Vecchio, “Una criticità, quella della erosione, che purtroppo riguarda, seppur con impatto minore, anche altri tratti della riviera cittadina e che in più occasioni ha portato i gestori delle relative concessioni balneari ad interessare l’amministrazione comunale”.
“Si tratta”, conclude l’assessore, “di una problematicità che deve trovare un momento di confronto a livello regionale poiché gli interventi da porre in essere hanno una dimensione tale da non poter essere svolta e sostenuta dai singoli Comuni”.