Pescara. Nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Pescara, Michela Di Fine, su richiesta del PM Silvia Santoro, per il reato di “furto aggravato in abitazione”,Lela Radulovic, 32enne rom pluri-pregiudicata domiciliata in un campo nomadi di Cisterna di Latina, nel quale i militari l’hanno rintracciata con la collaborazione dei Carabinieri della locale Stazione di Borgo Podgora di Latina.
L’attività investigativa sviluppata dai militari attraverso la ricostruzione del modus operandi, l’analisi di alcune testimonianze e la minuziosa ricostruzione dei movimenti di un gruppo di etnia rom sul quale si erano rivolte le attenzioni degli inquirenti per la loro assidua presenza nei pressi di luoghi di culto ed un insolito aggirarsi nelle adiacenze di private abitazioni, unitamente al riscontro di alcune tracce rilevate in occasione dei sopralluoghi, ha consentito di individuare nella giovane nomade una delle responsabili di due furti in abitazione consumati a Montesilvano ai danni di altrettanti nuclei familiari assentatisi per presenziare a delle funzioni religiose.
In dette circostanze i malfattori, dopo aver forzato le porte di accesso, si introdussero nelle abitazioni impossessandosi di monili in oro e denaro contante per un ammontare complessivo di circa 10 mila euro.
L’attività concretizza l’impegno profuso nel quotidiano ed in modo corale dai Reparti dell’Arma nella provincia di Pescara nella specifica attività di prevenzione e contrasto alla recrudescenza dei furti in abitazione e dei reati predatori in genere, per la quale ancora una volta determinanti si sono rivelati sia l’accurato sopralluogo eseguito dai militari sia la collaborazione della cittadinanza dalla quale sono state tratte assai utili indicazioni per la ricostruzione analitica dell’accaduto e dei singoli comportamenti delinquenziali posti in essere dalla nomade e dai suoi complici sui quali saranno sviluppati nuovi accertamenti per addivenirne alla compiuta identificazione.
In tal senso, proprio per agevolare i possibili sviluppi investigativi, si ritiene utile fare appello alla cittadinanza affinché si possa stabilire un proficuo contatto con il Nucleo Investigativo di questo Comando Provinciale qualora si abbia modo di ritenere che la donna, della quale si allega l’effigie fotografica, si sia responsabile di analoghi furti in abitazione ovvero sia stata notata in occasione di circostanze legate alla commissione di reati in genere.