Pescara. Resta appesa a un filo la sorte della storica Filanda Giammaria di via Rigopiano: Il Tar di Pescara, presieduto da Michele Eliantonio, ha accolto parzialmente il ricorso di chi vuole salvare l’antico opificio nei pressi dell’ospedale.
Con sospensione limitata alla tutela della corte privata, il ricorso presentato da tre residenti di via Monte Bolza e dall’associazione Italia Nostra per chiedere l’annullamento della convenzione stipulata tra la Rigel ed il Comune il 31 marzo 2011 e del permesso di costruire un nuovo edificio rilasciato in data 25 marzo 2015.
Sostanzialmente il Tribunale amministrativo ha sospeso la facolta’ di intervento limitatamente alla corte privata, che costituisce tra l’altro l’unico accesso al parcheggio del comparto. Questo vuol dire che allo stato il permesso di costruire e’ operativo ed efficace e, quindi, teoricamente la Filanda potrebbe essere abbattuta in tempi brevi, a meno che la ditta non ritenga di attendere l’udienza di discussione del ricorso fissata per il 23 luglio.
In quella circostanza si discutera’ di tutta la questione e quindi della legittimita’ complessiva della convenzione. Nell’istanza di sospensiva dei ricorrenti, assistiti dall’avvocato Loredana Di Giovanni, tra le altre cose, si legge che “sarebbe davvero un sopruso nei confronti della cittadinanza che la Filanda dovesse cadere in ragione di una convenzione radicalmente illegittima”.