Pescara, Licio Di Biase resta tra gli indagati

tribunale-pescaraPescara. Il giorno dopo la notizia della chiusura delle indagini, sugli accordi di programma al Comune di Pescara, iniziano a filtrare  i nomi delle 20 persone indagate. Alcuni nominativi sono scontati, su degli altri circolano con insistenza indiscrezioni di vario genere.

In primo luogo, va detto che dal filone d’inchiesta dovrebbero essere stralciate, e dunque archiviate, le posizioni di Guerino Testa (presidente della Provincia), dell’ex assessore comunale Tommaso Di Biase e dell’imprenditore Luigi Pierangeli. Non sarà invece archiviata la pratica che riguarda Licio Di Biase (attuale presidente del consiglio comunale di Pescara), al pari dei consiglieri comunali Vincenzo Dogali e Giuseppe Bruno; dei costruttori Aldo Primavera, Lorenzo Di Properzio, Michele D’Andrea, Dino e Giovanni Di Vincenzo, indagati che si aggiungono, ovviamente, all’ex sindaco Luciano D’Alfonso e al collaboratore Guido Dezio. Nell’avviso di conclusione delle indagini per gli accordi di programma nel settore urbanistica, che comprende il periodo tra il 2006 e il 2008, dovrebbero essere state stralciate anche le posizioni di monsignor Francesco Cuccarese e di Luciano Carrozza, accusati di truffa ai danni dello Stato, relativamente alla realizzazione della Cittadella della Carità, che saranno esaminate a parte.

 

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