Pescara. Il rischio declassamento dell’aeroporto d’Abruzzo arriva all’attenzione del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti: è il deputato Sel Gianni Melilla ad aver presentato un’interrogazione, dopo l’allarme dei controllori di volo.
“Enav sta attuando un piano di razionalizzazione dei servizi alla navigazione aerea”, afferma Melilla nell’interrogazione, “attraverso una propria classificazione degli aeroporti in due distinte categorie: 18 aeroporti strategici e 21 aeroporti “minori. L’appartenenza di Pescara al gruppo di aeroporti minori (nella maggior parte dei quali non operano voli commerciali) è stata sancita il 5 maggio 2014 con un accordo tra Enav e Sindacati Confederali Nazionali, in ragione di risultati di traffico e di passeggeri non meglio specificati e impostato in parte sul piano aeroporti del Ministro Passera, ora abbondantemente superato da quello del ministro Lupi”.
“In una nota i controllori di volo aderenti al sindacato Unica”, aggiunge il deputato pescarese, “sottolineano come questa’impostazione di Enav, non fotografi correttamente la situazione dell’aeroporto d’Abruzzo e non preveda nessun meccanismo di promozione al rango di aeroporto strategico, rendendo possibile un declassamento operativo dell’aeroporto anche a fronte di consistenti potenzialità di crescita. Il declassamento”, prosegue l’esponente di Sel, “prevede la dismissione di apparati di riserva con conseguente riduzione tecnologica dell’impianto, una possibile riduzione dell’orario di servizio tramite la sempre paventata chiusura notturna, e la sostituzione del personale operativo con altre figure professionali a basso costo, con relativa formazione”, conclude, chiedendo al ministro “quali siano le effettive intenzioni del Governo rispetto allo scalo aereo di Pescara tenendo conto del suo attuale traffico e delle sue positive potenzialità di crescita”.